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Lungomare di Napoli inquinato, vietato fare il bagno da via Partenope a Posillipo

Il Lungomare di Napoli è inquinato, il Comune vieta di fare il bagno a mare. Interdetto alla balneazione tutto il tratto che va da Marechiaro a Largo Nazario Sauro. Lo ha disposto Palazzo San Giacomo con una ordinanza sindacale, a seguito dei prelievi dell’Arpac a inizio settimana. In spiaggia si potrà andare solo per prendere il sole.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Lungomare di Napoli è inquinato, il Comune vieta di fare il bagno a mare. Interdetto alla balneazione tutto il tratto che va da Marechiaro a Largo Nazario Sauro, comprese via Partenope e Posillipo. Lo ha disposto Palazzo San Giacomo con una ordinanza sindacale in corso di pubblicazione, dopo gli ultimi prelievi dell'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania, fatti ad inizio settimana. I campionamenti del mare del litorale napoletano sono stati eseguiti dopo le abbondanti piogge degli scorsi giorni che hanno interessato la città e la sua provincia. Si potrà continuare a frequentare le spiagge pubbliche, come il Lido Mappatella, ma solo per prendere il sole in spiaggia, non per fare il bagno.

Tutte le spiagge vietate, ammessa solo l'elioterapia

Dai rilievi dell'Arpac è emersa la "presenza di inquinanti che impediscono la balneazione". Vietato quindi il bagno nelle spiagge di Nazario Sauro, via Partenope, Lungomare Caracciolo, Palazzo Donn'Anna, Posillipo, Capo di Posillipo, Punta Nera e Marechiaro. “ I funzionari dell’ARPAC – spiega l'assessore comunale al Mare, Francesca Menna – hanno assicurato che, quanto prima possibile, verranno eseguiti ulteriori campionamenti per fare in modo di verificare al più presto il superamento della criticità. Intanto è possibile l’elioterapia e quindi l’accesso alla spiaggia ma non la balneazione. Aspettiamo con fiducia i risultati del prossimo campionamento che consentano la revoca dell’ordinanza in atto. Anche questo fenomeno che ha riguardato la città e la costiera dei paesi limitrofi, ci fa capire l’impatto che ha nella nostra vita quotidiana il cambiamento climatico”. I napoletani quindi dovranno pazientare qualche settimana, nell'attesa che le condizioni delle acque del Golfo migliorino. Il divieto purtroppo è scattato proprio a cavallo tra i mesi di luglio e agosto, i più gettonati dai bagnanti.

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