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Luisa Mangiapia, la mamma ferita a Napoli: “Perdono chi mi ha sparato, ma avrebbe potuto colpire un bambino”

Parla la 49enne ferita da una pallottola vagante a Fuorigrotta la sera del 4 aprile; si sarebbe trovata nel mezzo di uno scontro tra bande di giovanissimi criminali.
A cura di Redazione Napoli
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di Nico Falco e Gaia Martignetti

"Io lo perdono, perché sicuramente non ha mirato a me. Però poteva succedere a un suo coetaneo, a una bambina, a chiunque. Mi dispiace per questo ragazzo, che sicuramente si sentirà anche pentito. Mi immedesimo nei suoi genitori". Dal suo letto d'ospedale, nell'ospedale "San Paolo" di Fuorigrotta, Luisa Mangiapia parla di quello che le è accaduto ieri sera, quando è finita al Pronto Soccorso per una ferita da proiettile alla gamba. Era in piazza Italia con la figlia di 11 anni quando è stata raggiunta dalla pallottola vagante, nelle vicinanze c'erano anche altri passanti e diversi bambini.

La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, indagano la Squadra Mobile e la Direzione Distrettuale Antimafia: è possibile che la donna si sia trovata nel mezzo di uno scontro di camorra, in un tentativo da parte di una banda rivale di scalzare dalla zona gli affiliati al clan Troncone. Di quei momenti, Luisa, ricorda poco. Non ha visto chi ha sparato, nemmeno la pistola: ha sentito soltanto il rumore e un attimo dopo il sangue che le usciva copioso dalla coscia destra. Dopo la paura iniziale, i medici hanno escluso il pericolo di vita: la ferita non è grave, si rimetterà in pochi giorni. "Non so cosa è successo, sarà partito un colpo", aggiunge.

"Sarà dura tornare in quel posto – prosegue la 49enne – mi dispiace per i bambini, anche loro impauriti, che erano contenti di avere un posto in cui giocare, con le giostrine nuove, e per le mamme, che erano felici di portarli lì. Io con mia figlia non ci andrò più, a meno che non venga istituito un servizio di vigilanza. Serve qualcuno che garantisca la nostra sicurezza, dopo che il parco è stato rimesso a nuovo e finalmente Fuorigrotta aveva un parco a disposizione".

Oggi la vicesindaca Lieto e l'assessore De Iesu hanno fatto visita alla donna in ospedale, per esprimere, a nome del sindaco Manfredi e dell'intera amministrazione comunale, "vicinanza e ferma condanna per l'episodio che ha coinvolto una persona del tutto estranea al raid armato esponendo ad un gravissimo rischio i genitori e bambini che erano presenti nell'area giochi".

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