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Linea 1 ferma per mancanza personale, a Chiaiano cento metri di fila per la metro

La mattina del 30 luglio, con l’ennesimo stop della metropolitana di Napoli, si è formata una fila di cento metri davanti alla stazione di Chiaiano. I passeggeri, in coda sotto al sole cocente, hanno ordinatamente atteso il proprio turno per salire sui treni. La linea era stat parzialmente sospesa perché tre macchinisti erano malati e un treno era fuori uso.
A cura di Nico Falco
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C'è chi, con le buste in mano, aspetta pazientemente guardandosi intorno. Qualcun altro fissa l'orizzonte, come se il treno dovesse arrivare chissà da dove. E chi, visibilmente in affanno, cerca un po' di sollievo asciugandosi il sudore o facendosi vento sulla faccia. Cento metri di cittadini esasperati, che ieri mattina erano usciti di casa per prendere la metropolitana e si sono invece trovati in una lunga fila della speranza.

Le immagini arrivano dalla stazione di Chiaiano della Linea 1 della metropolitana di Napoli, sono state girate ieri mattina, 30 luglio, in occasione dell'ennesimo stop alla circolazione. Tre macchinisti si sono ammalati, un treno è andato in panne. Risultato: quattro convogli inutilizzabili, solo 5 treni in funzione e tratta limitata alle stazioni Piscinola-Dante, con sospensione temporanea della tratta Dante-Garibaldi. Quindi: tutto a rilento, molti che hanno dovuto cercare un modo alternativo per spostarsi, altri che invece, non potendo fare altrimenti, si sono dovuti arrendere all'attesa estenuante.

Il video è più che eloquente, rende benissimo la situazione: la fila parte dall'ingresso della stazione, prosegue lungo via Emilio Scaglione e gira in via Dei Ciliegi, dove le persone sono ferme, quasi in bilico, sullo stretto marciapiedi che costeggia lo stradone. Una coda ordinata, quasi tutti con la mascherina sul volto, ognuno ad aspettare il proprio turno per prendere il treno e ingannando il tempo alla meno peggio, tra qualche chiacchiera e uno scroll sul telefonino. Sotto al sole cocente, perché la copertura c'è solo nell'area della stazione e tutti gli altri hanno dovuto sorbirsi in pieno una trentina di gradi.

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