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Le regole in Campania zona arancione, cosa cambia su spostamenti, scuole, bar e ristoranti

La Campania torna zona arancione nell’emergenza Coronavirus dopo sei settimane in zona rossa. Le nuove regole per negozi, spostamenti, scuole, bar e ristorante. Da lunedì 19 aprile, misure meno restrittive da parte del Governo. E le norme potrebbero cambiare a breve col nuovo decreto per le riaperture.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Campania passa da  lunedì 19 aprile in zona arancione dopo sei settimane di zona rossa. E dunque, cambiano le regole per negozi, spostamenti, scuole e via dicendo. Le regole in zona arancione sono meno severe rispetto alla zona rossa: non ci sono grandi allentamenti nelle restrizioni, ma cambiano alcune norme, come ad esempio quella sugli spostamenti. Ecco dunque cosa cambia con l'ingresso della Campania in zona arancione.

Tutte le regole potrebbero variare in seguito se sarà approvato il piano riaperture voluto dal governo Draghi a partire da fine aprile inizio maggio che prevede peraltro le riaperture dei ristoranti.

Le regole sugli spostamenti in Campania zona arancione

Via libera agli spostamenti all'interno del proprio comune di residenza tra le 5 e le 22. Resta in vigore il divieto di spostamento verso altri comuni, con le solite eccezioni lavorative, di salute e di effettiva necessità comprovata. Si potrà andare nelle seconde case dentro e fuori regione. Confermato il coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino successivo. Sarà possibile recarsi a casa di amici o parenti una volta al giorno, purché nello stesso comune di destinazione e per un massimo di due persone per volta. La persona o le due persone che si spostano verso un'altra privata abitazione potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Spostamenti fuori comune, quando sono consentiti

Il Governo ha poi specificato che chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti potrà comunque spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

Le regole per bar e ristoranti

Bar e ristoranti non potranno comunque servire cibi e bevande al loro interno: via libera all'asporto, dalle 5 alle 22 senza restrizioni, salvo che per gli esercizi con codice ATECO 56.3 (ovvero bar senza cucina e simili), che invece dovranno serrare i battenti alle 18. Consentita come sempre la consegna a domicilio, mentre si potranno consumare cibi e bevande all'interni di alberghi e ad altre attività ricettive per i clienti regolarmente alloggiati. Restano chiusi i musei e i parchi archeologici.

Cosa cambia per le scuole

Riaprono alla didattica in presenza gli asili, le elementari, le scuole medie inferiori e superiori. Gli istituti di ordine superiore organizzeranno la didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. Le Università si organizzeranno invece in base all'andamento epidemiologico ed alla effettiva necessità della didattica in presenza o a distanza.

Quali negozi riaprono in Campania zona arancione

"Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili", spiega il Governo. Di fatto, potranno riaprire tutti i negozi seppur con obbligo di mascherine, distanza interpersonale, eccetera. Resta l'obbligo di chiusura nel fine settimana dei negozi all'interno dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Ancora vietata la presenza di pubblico negli stadi, restano chiuse anche piscine e palestre. Restano vietati anche gli sport di contatto.

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