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Le Luci di Natale a Napoli non piacciono ai cittadini, la Camera di Commercio: “I bambini le amano”

Le Luci di Natale a Napoli dividono i cittadini. Per comitati e associazioni i Babbi Natale giganti, le renne e le principesse sarebbero “brutti, pacchiani, kitsch e volgari, oscurerebbero i monumenti storici e andrebbero rimossi”. Il consigliere regionale Venanzoni: “Non degne della città”. Ma il presidente della Camera di Commercio si difende: “I bambini le amano”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I pupazzi di neve in piazza dei Martiri (sinistra). Il Babbo Natale gigante in piazza Garibaldi (destra)
I pupazzi di neve in piazza dei Martiri (sinistra). Il Babbo Natale gigante in piazza Garibaldi (destra)
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Le Luci di Natale a Napoli dividono i cittadini. Per comitati e associazioni i Babbi Natale giganti, le renne e le principesse sarebbero "brutti, pacchiani, kitsch e volgari, oscurerebbero i monumenti storici e andrebbero rimossi". Alle polemiche dello scorso anno per l'assenza delle luminarie, questa volta fanno da contrappunto quelle per la scelta estetica che non appaga tutti i gusti. Antonio Pariante, del Comitato Portosalvo, attacca: "Deturpano il paesaggio di Napoli". Mentre il consigliere regionale Diego Venanzoni commenta: "Scelte installazioni natalizie non in linea con la nuova stagione del sindaco Manfredi". Ma il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, che ha finanziato l'iniziativa, non ci sta e si difende: "Ai bambini piacciono".

Fiola: "Il mio consulente ha 7 anni e le ama"

Il piano per le luci natalizie a Napoli, quest'anno è partito con grande anticipo, per non bissare l'insuccesso dello scorso anno, quando i bandi furono fatti, ma le luci alla fine non ci furono. Questa volta si è partiti a settembre con le prime installazioni, in piena campagna elettorale per le comunali. Le luci di Natale non sono state ancora accese – lo saranno nei prossimi giorni – e resteranno poi fino al 28 febbraio prossimo, dopo Carnevale. La Camera di Commercio ha presentato un progetto da 2,3 milioni di euro, con finanziamenti propri – anche se la gara è stata gestita dalla Città Metropolitana di Napoli – per portare le luci in tutte le piazze della città. Il piano ha ricevuto anche l'approvazione della Soprintendenza che però, per le piazze vincolate ha prescritto un'altezza massima per le installazioni di 2,5 metri (ad eccezione degli alberi di Natale). Per questo motivo, il Babbo Natale gigante, di 10 metri, inizialmente previsto in piazza Municipio, è stato spostato poi in piazza Garibaldi.

Sceglie l'arma dell'ironia il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, per difendere le luninarie che l'ente camerale ha offerto alla città di Napoli quest'anno: "Il mio "consulente per le luminarie" ha 7 anni – scrive Fiola – e mi ha spiegato che Babbo Natale è un'emozione, un sentimento che annuncia una festa. W Babbo Natale e w i bambini, anime pure che si entusiasmano e vivono con semplicità e gioia, liberi da polemiche inutili e prive di fondamento".

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Venanzoni: "Luci non degne della città"

A molti, però, le nuove luminarie non piacciono. "Come imbruttire Napoli – commenta il consigliere regionale Diego Venanzoni – la cui bellezza è riconosciuta in tutto il mondo. Ci riferiamo al fatto che nelle piazze simbolo della città, nelle strade icone della sua storia monumentale, a partire da piazza dei Martiri per passare alla Galleria Umberto I, sono state poste delle installazioni che, a diro poco, noi riteniamo che siano prive di gusto e che hanno l'effetto contrario a quello perseguito da chi le ha realizzate e da chi ha avuto l'idea di farle sistemare.
Napoli non ha bisogno di imbellettarsi ulteriormente, la bellezza dei suoi luoghi è straripante e non può essere mortificata da questi tocchi di improbabili abbellimenti. Lo sostengo pur apprezzando lo sforzo propositivo e l'iniziativa messa in campo".

"Raccogliamo però sempre più pareri e commenti sfavorevoli – aggiunge Venanzoni – la città sembra destinata, in questo periodo pre-natalizio, a trasformarsi più in un parco giochi che in luogo ancora più attraente e attrattivo per i napoletani ma soprattutto per i tanti turisti provenienti da tutto il mondo che continuano a sceglierla. Il passaggio da una Napoli caotica, abbandonata a se stessa, al degrado, ad una fase di rilancio, sotto tutti gli aspetti, in questa amministrazione con la guida di Gaetano Manfredi deve anche passare per operazioni di qualità che non siano, con tutto il rispetto, come quelli per una fiera di paese. La bellezza di Napoli va valorizzata, se ce ne fosse bisogno, senza lasciare spazio a iniziative che, è sotto gli occhi di tutti, la penalizzano a livello italiano, a livello mondiale".

Pariante: "A Napoli Natale trash"

Antonio Pariante, del comitato Portosalvo, scrive: "A Napoli Natale trash, con le luminarie selvagge e più pacchiane del pianeta attaccate in faccia ai monumenti, sulle case, sugli alberi, sugli scogli e nelle piazze più belle della città. Uno spettacolo di luci e pupazzi “riciclati” per attirare milioni di turisti da tutto il mondo grazie alla iniziativa della Camera di Commercio, la collaborazione del Comune e l’inflessibile controllo della Sovrintendenza di Napoli a cui vanno i ringraziamenti di tutti i napoletani per questo straordinario allestimento natalizio. Buone Feste a tutti. Kitsch, kitsch. Coperta anche la Sirena di Piazza Sannazaro. Adesso è troppo, rimuovete queste luminarie dal monumento".

Le luminarie davanti alla Fontana della Sirena (ph. Guido Liotti)
Le luminarie davanti alla Fontana della Sirena (ph. Guido Liotti)
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