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Covid 19

La situazione di domenica 20 giugno sul Coronavirus in Campania

La curva del contagio in Campania resta stabile: da domani la regione passa in zona bianca, con l’addio al coprifuoco. Ma restano le mascherine: De Luca ha già annunciato l’obbligo anche qualora il Governo decidesse l’opposto. Ira di scienziati e medici contro De Magistris, che ha definito “cavie” chi si sottopone ai vaccini.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Resta pressoché stabile (con un lievissimo rialzo percentuale) la curva del contagio da Coronavirus in Campania. Anche nell'ultimo bollettino pubblicato dall'Unità di Crisi della Regione Campania, il numero di nuovi casi positivi è sopra le cento unità (139 contagiati), a fronte di un numero costante (ma basso rispetto ai mesi scorsi) di tamponi (8.336). Il tutto alla vigilia della "zona bianca", che scatterà da domani lunedì 21 giugno, e che comporterà il quasi totale ritorno alla "normalità": l'addio al coprifuoco (che tuttavia già da diverso tempo veniva regolarmente violato, soprattutto nei luoghi della movida) e la riapertura pressoché totale delle attività commerciali ed economiche le due novità più importanti. Resta l'obbligo della mascherina (nonostante il CTS non si sia ancora espresso, il presidente Vincenzo De Luca ha annunciato che in Campania sarà obbligatoria per tutta l'estate) ed il divieto di assembramenti.

Prosegue intanto la campagna vaccinale in tutta la Regione: dopo il caos sui vaccini ai minorenni, con De Luca che aveva prima annunciato che "sulla fascia 12-17 anni non ci muoviamo" e sulla quale poi, dopo che la notizia si era diffusa suscitando polemiche tra i cittadini, ha ritrattato che "in assenza di certezze scientifiche, ai ragazzi della fascia tra i 12 e i 17 saranno somministrati solo vaccini sicuri, cioè Pfizer e non altri". Tengono banco anche le dichiarazioni al vetriolo del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha invece "criticato" i vaccini tout court (arrivando a parlare di "cavie"), causando l'ira di medici e scienziati, considerando anche che a Napoli una grossa fetta della popolazione non ha ancora ricevuto il vaccino né risulta iscritta alla piattaforma regionale.

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