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La benedizione, che cos’è e perché farsi benedire casa, macchina, moto e altri oggetti

La benedizione è un segno sacramentale per invocare la grazia e il favore di Dio. Nel rito romano è comune benedire le abitazioni nel periodo di Pasqua per ricordare la liberazione della schiavitù dall’Egitto, mentre il rito ambrosiano preferisce il periodo natalizio per rievocare il passaggio di San Carlo Borromeo nelle case degli appestati nell’inverno del 1576.
A cura di Redazione Napoli
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Durante il periodo natalizio o il tempo di Quaresima è frequente che il parroco del quartiere annunci il suo passaggio nelle case dei suoi parrocchiani per la benedizione delle famiglie. Ma qual è il significato di questo rito e da cosa deriva?

Come ricorda il Catechismo della Chiesa, la benedizione non è un sacramento ma un sacramentale. Ciò vuol dire che per mezzo dei sacramentali gli uomini vengono disposti a ricevere l'effetto dei sacramenti. Dunque, mentre i sacramenti sono già segni di grazia, i sacramentali dispongono l'uomo a riceverla. Il verbo benedire deriva dal latino bene-dire, dire bene di qualcuno o qualcosa, invocando su di essi il favore di Dio. Nel corso della storia si sono sviluppati diversi riti per invocare una benedizione. Esso prevede sempre una preghiera e l'imposizione della mano. È possibile far benedire le persone, gli oggetti come case, macchine, moto, strumenti di lavoro, i luoghi, il cibo e gli animali.

Ci sono diverse spiegazioni in merito all'origine delle benedizioni. Il rito ambrosiano fa risalire la tradizione al 1576, periodo in cui vi era la peste a Milano e San Carlo Borromeo, in un rigido inverno, visitava le case degli appestati per portare conforto, per questo in quelle zone di solito le benedizioni si compiono d'inverno. Nel rito romano invece si tende a benedire le abitazioni nel periodo pasquale. Probabilmente questa tradizione prende spunto dal libro dell'Esodo. Quando gli ebrei segnarono gli stipiti delle porte delle loro abitazioni con il sangue dell'agnello immolato per la Pasqua. Per quel gesto il Signore evitò che fossero uccisi i primogeniti maschi del popolo ebraico a differenza di quelli egiziani, segno che ricorda la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Uno dei riti della veglia pasquale è la benedizione dell'acqua che viene poi distribuita a tutte le famiglie e che serve per la benedizione delle case che il capofamiglia invocherà la domenica di Pasqua. Essa vuole essere il segno che la liberazione da quella schiavitù entra nelle case e rinnova la vita dei credenti come già avvenuto nel sacramento del Battesimo.

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