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Jabil licenzia altri 190 dipendenti: dal 2019 ad oggi ne aveva licenziati già altri 250

La Jabil di Marcianise ha avviato la procedura di licenziamento per 190 lavoratori, dopo i 250 già licenziati in precedenza. “Scelta difficile ma obbligata”, fa sapere l’azienda. Lunedì presidio degli operai, ci sarà anche il sindaco Velardi: “Ci saremo con grande e infinita tristezza”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'azienda Jabil di Marcianise, in provincia di Caserta, ha comunicato oggi l'avvio della procedura di licenziamento per 190 lavoratori. Lo ha fatto sapere la stessa azienda che si occupa della produzione di componenti e circuiti elettronici. "Scelta difficile ma obbligata", spiega l'azienda in una nota, "determinata dalla necessità di mettere in sicurezza lo stabilimento di Marcianise, assicurandone la sostenibilità economica così da poter salvaguardare i 250 posti di lavoro rimanenti".

Dal 2019 ad oggi licenziati già altri 250 dipendenti

Una procedura che ha portato la Jabil, che nel 2019 contava circa 700 dipendenti, a licenziare già 250 persone in questi due anni. Con i 190 per i quali è stata avviata oggi la procedura di licenziamento, l'organico scenderà dunque a 250 persone totali, ovvero meno della metà in appena tre anni. "Il deterioramento delle condizioni globali di mercato non consente all'Azienda di attendere oltre", spiega in una nota l'azienda, "rendendo inevitabile l'avvio della procedura di licenziamento per i 190 lavoratori in esubero del sito di Marcianise".

Il sindaco: "Lunedì saremo assieme agli operai"

Sulla vicenda è intervenuto anche Antonello Velardi, sindaco di Marcianise, che ha parlato di "mazzata annunciata per il territorio di Marcianise", con un licenziamento collettivo che arriva "a due giorni dalle elezioni politiche, in una fase transitoria di incertezza, e con una grave crisi economica". Il primo cittadino di Marcianise spiega anche che "come Amministrazione Comunale siamo stati schierati al fianco dei lavoratori, partecipando a tutti i tavoli di trattativa. Poi altri hanno preferito la strumentalizzazione politica e noi ci siamo fatti da parte: fuori ai cancelli della Jabil sono andati tutti i partiti e tutti i politici, ora impegnati in campagna elettorale. Hanno promesso e non mantenuto. Sarà complicato adesso riparlare con quei lavoratori", ha proseguito Velardi, che annuncia che lunedì 26 settembre "è stata convocata un'assemblea straordinaria fuori ai cancelli dello stabilimento. Noi ci saremo, stavolta, perché lunedì non c'è da andare a fare gli acchiappavoti. Ci saremo, con una grande infinita tristezza".

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