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Dirigente di Italia Viva si dimette dopo tweet omofobo contro giornalista napoletano

Geremia Gaudino, dirigente napoletano di Italia Viva durante una discussione online su Twitter scrive un tweet omofobo contro il giornalista napoletano Stefano Albamonte. Travolto dalle polemiche e sconfessato dai vertici partenopei di Iv, decide di dimettersi da ogni incarico nel partito di Matteo Renzi.
A cura di Redazione Napoli
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Geremia Gaudino ha fatto en plein: la cosa sbagliata nel momento peggiore. Una affermazione pubblica, su Twitter, insultante e di chiaro stampo omofobo, contro un giornalista e per di più nei giorni in cui il partito di Matteo Renzi e Ivan Scalfarotto è bersaglio di durissime critiche politiche per le proposte di modifica (alcuni dicono stravolgimento) del disegno di legge contro l'omotransfobia meglio conosciuto come Ddl Zan.

Questi i fatti: in uno scambio di battute al limite su Twitter, Gaudino replica in maniera scomposta a Stefano Albamonte, giornalista napoletano e videoreporter. La sortita è pessima: «Prendilo nel posto dove ti piace. Così godi ancora di più». Il tweet viene cancellato poco dopo ma ovviamente è troppo tardi. Screenshot e via: inizia a girare furiosamente.

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La sortita omofoba e il fatto che il dirigente di partito (in provincia di Napoli) fosse di Italia Viva scatena una ridda di reazioni anche di politici nazionali, dall'ex presidente della Camera Laura Boldrini al deputato Pd Emanuele Fiano. Quest'ultimo per parlare del caso napoletano fa riferimento ad un fatto avvenuto ieri, ovvero una iscritta Dem che ha insultato Scalfarotto, subito esclusa dal partito:

dal segretario Enrico Letta in giù nessuno ha avuto dubbi sul fatto che la nostra iscritta non potesse più avere casa nel Pd. Immagino che adesso questo Geremia Gaudino di Italia viva che ha scritto questa cosa subirà la stessa sorte.

E in effetti passa poco tempo e Graziella Pagano, coordinatrice napoletana di Iv con forza esprime il suo disappunto per la brutta battuta:

In nessun partito, in nessun luogo di lavoro e in nessuna comunità si può tollerare un linguaggio simile e delle offese così volgari.Per quanto mi riguarda Geremia Gaudino non può continuare a ricoprire incarichi in Italia Viva. Mi dispiace, Geremia è un mio amico, ma questa esternazione è inammissibile e ingiustificabile.

Gaudino tenta di arginare on-line: «Pensavo di scherzare con l’amico (o ex) Albamonte. Mi scuso perché ne ha fatto un dramma. E mi scuso soprattutto con quelli che, giustamente, si sono offesi».

Ma dopo ore di attacchi, travolto dalle accuse il dirigente partenopeo del partito di Renzi, molla la presa: «In seguito alla frase sbagliata contenuta in un mio tweet, in cui rispondevo in maniera errata ad un signore che mi aveva provocato, e che ho immediatamente cancellato scusandomi, al fine di evitare di coinvolgere Italia viva nella polemica che ne è sorta, ho deciso di sospendermi dal partito e rassegnare le dimissioni da ogni carica. È mio stile assumermi la responsabilità per gli errori commessi, senza coinvolgere il partito ed il progetto. Anche al fine di tutelare la mia posizione rispetto alle offese e le minacce che sto ricevendo in queste ore».

È Sandro Ruotolo, senatore napoletano del Gruppo Misto a puntellare la decisione di Gaudino con una sua considerazione: «Bene così ma non basta. Quel pensiero espresso nel tweet, figlio di una cultura omofoba, non doveva proprio essere concepito».

Commenta a chiusura Gennaro Migliore, deputato di Iv:

Conosco Geremia Gaudino da molto tempo e ho condiviso molti passaggi politici con lui. Proprio per questo mi è molto dispiaciuto leggere le brutte offese rivolte al giornalista e amico Stefano Albamonte. Frasi inaccettabili e ingiustificabili, che non possono rappresentare in nessun modo la comunità di Italia Viva, per la quale rispetto, contrasto alle parole d’odio e all’omofobia sono valori irrinunciabili. È quindi giusto che Geremia Gaudino si sia dimesso da tutti gli incarichi all’interno del partito.

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