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Intossicato da botulino, 17enne napoletano in rianimazione all’ospedale Cotugno: “È in serie condizioni”

Un ragazzo di 17 anni è ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli con sospetta intossicazione da botulino: è intubato in Rianimazione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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È ricoverato nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Cotugno il ragazzo di 17 anni con sospetta intossicazione da botulino dopo aver mangiato un panino a Diamante, in provincia di Cosenza, in Calabria. Il giovane era stato inizialmente ricoverato all'Ospedale del Mare di Napoli e da qui trasferito al Cotugno, afferente all'ospedale dei Colli, specializzato nelle malattie infettive e nelle intossicazioni alimentari. Il giovane, a quanto apprende Fanpage.it, è stato trattato con la somministrazione del siero di antidoto per contrastare gli effetti della tossina del botulino, su autorizzazione del centro nazionale di Pavia. È attualmente intubato. Le sue condizioni sono considerate "stazionarie, ma serie" dal personale sanitario. Si è fiduciosi per il suo recupero.

L'intossicazione da botulino sembra essere stata legata ad un prodotto specifico venduto in un food truck a Diamante, nota località balneare e turistica della Riviera dei Cedri calabrese, ed in particolare ad un panino con i broccoli. Sulla vicenda è aperta una inchiesta della Procura della Repubblica di Paola, che sta indagando su 2 casi di morti sospette. Al momento ci sono 14 intossicati ricoverati nell'ospedale di Cosenza, dei quali 5 sono in terapia intensiva, 3 in pediatria e 6 nei reparti di area medica. Le loro condizioni sono stazionarie. Intanto, il ministero della Salute ha richiamato due marchi di confezioni di friarielli alla napoletana per sospetto rischio di contaminazione da botulino. Anche una donna di 26 anni di Caserta è ricoverata all'ospedale di Lagonegro con sospetta intossicazione da botulino.

Il sindaco di Diamante: "Fenomeno circoscritto"

Il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha commentato:

"Il fenomeno è circoscritto per cui ad oggi, ragionevolmente, non sussiste alcun pericolo. Con la necessaria prudenza che la vicenda impone, facciamo affidamento sulle comunicazioni e le indicazioni ricevute dall'Azienda ospedaliera di Cosenza secondo cui i tempi di incubazione e di insorgenza dei sintomi sono trascorsi e non ci si aspetta altri casi. Sento di dover diffondere un messaggio di rassicurazione, rivolto tanto alla cittadinanza quanto ai turisti: in questo momento non c'è alcun pericolo, per cui invito a venire a Diamante in piena sicurezza".

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