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Incidente sull’A30, il primario dell’ospedale si commuove: “Non siamo riusciti a salvare Mourad”

In una intervista, il dottor Renato Gammaldi, primario all’ospedale Ruggi di Salerno, si è lasciato andare alla commozione parlando di Mourad Boulila, il bimbo di 8 anni morto in un incidente insieme alla sorella e al fidanzato.
A cura di Valerio Papadia
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Il piccolo Mourad Boulilla
Il piccolo Mourad Boulilla

Si sono svolti ieri i funerali del piccolo Mourad Boulilla, il bambino di 8 anni terza vittima dell'incidente stradale avvenuto sull'Autostrada A30, a Mercato San Severino, nel Salernitano, nel quale hanno perso la vita anche la sorella Jemila, 14 anni e il fidanzato, Rosario Langella, 16 anni. La tragedia ha sconvolto tutti, l'intera comunità di San Valentino Torio, dove la famiglia Boulilla risiede, ma anche i medici che hanno provato a salvare il piccolo Mourad: il dottor Renato Gammaldi, primario dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno , in una intervista non è riuscito a nascondere la commozione parlando del bimbo.

Intervistato da Lira Tv, il dottor Gammaldi si è lasciato andare alle lacrime quando ha parlato di Mourad. "Abbiamo fatto di tutto per salvare quel piccolo" ha detto il primario, responsabile del reparto di Rianimazione dell'ospedale salernitano. "C’erano lesioni multiple e, nonostante quello che si è provveduto a fare, non si è riusciti a capovolgere la situazione. L’idea che ci si fa l’abitudine a queste tragedie è sbagliato. Chi dice questo non c’è mai stato davanti a tragedie del genere. Si è prima di tutto uomini e donne, figli, genitori fratelli. È impossibile".

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