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Primarie PD 2023

Inchiesta Primarie Pd, Ruotolo: “Bisogna cacciare i signori delle tessere, qui c’è familismo”

L’ex senatore aveva lanciato allarmi durante la campagna per le primarie. “L’inchiesta mostra la verità, vanno cacciati”. E annuncia: “Mi iscrivo al Pd”
A cura di Antonio Musella
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Sandro Ruotolo e Elly Schlein
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Sandro Ruotolo, nel ruolo di portavoce della mozione di Elly Schelin, aveva lanciato già a metà febbraio gli allarmi su possibili irregolarità alle primarie in Campania. L'ex senatore aveva segnalato la richiesta anomale di schede proveniente dalla provincia di Salerno e lo scorso 26 febbraio si era recato proprio su quel territorio a vigilare su possibili brogli. L'inchiesta di Fanpage.it sul congresso e le primarie del Pd ha dato ragione a chi come Ruotolo aveva lanciato allarmi. Ora, da semplice simpatizzante, il giornalista ha deciso di iscriversi ufficialmente al Pd. Un partito dove, come racconta a Fanpage.it, è tutto da azzerare e ricostruire in Campania.

Ha visto l'inchiesta? Che idea si è fatto su queste primarie in Campania?

E' la prova delle preoccupazioni della vigilia espresse da me e da altri. Io mi sono mosso diverse volte con dichiarazioni pubbliche per lanciare l'allarme. Avete fatto un lavoro straordinario, una cosa è la parola e un'altra cosa è vedere determinate cose che avvengono. Il giornalismo d'inchiesta è fondamentale e ci aiuta a migliorare la democrazia.

Erano proprio i signori delle tessere che abbiamo mostrato, quelli contro qui venivano lanciati i suoi allarmi?

Partiamo da un dato, io mi iscrivo al Pd. Ho fatto il portavoce della mozione Schlein, Elly ha vinto ed ora io mi iscrivo. Ma non mi iscrivo ad una corrente, ma al partito. Penso che sia arrivato il momento di superare il partito delle correnti. Io voglio ricostruire e far vincere la sinistra nel paese, le correnti non servono, se proprio c'è esigenza esistono le fondazioni, facessero quello che vogliono ma le correnti no. Sono le correnti che hanno portato al disastro, parlo soprattutto della Campania. Le tessere gonfiate sono figlie del meccanismo delle correnti, di questa idea di partito liquido in cui chi ha più tessere conta di più. Di pari passo le stesse correnti sono quelle che muovono i pacchetti di voti. Vede il problema più grande che abbiamo in Campania è il familismo. Il familismo che abbiamo nel Pd campano è la degenerazione della politica. E' un partito di figli di, figlie di, fratello di, ma non uno o due, ma tantissimi. Questa degenerazione è aberrante, l'idea che i figli e le figlie facciano carriera sui pacchetti di voti e dentro le correnti. Elly cambierà tutto questo.

La Campania deve essere il banco di prova di questo nuovo corso del Pd, dobbiamo decretare la fine del partito dei clienti. Vi racconto un episodio: quando ho chiesto a Marco Sarracino quanti iscritti ha il Pd in Campania e mi sono sentito rispondere 25 mila, sono rimasto esterrefatto. Ma come 25 mila? E dove stanno queste persone? Con 25 mila persone si fa la rivoluzione! Io in provincia, nei territori di camorra, nei quartieri di periferia, da senatore ho trovato il deserto, e spesso in solitudine ho combattuto camorra e malaffare, dove erano questi 25 mila? Erano veri?

Con chi si costruisce questo nuovo corso? Soprattutto in una regione dove all'ordine del giorno c'è il terzo mandato per Vincenzo De Luca?

Sul terzo mandato la mia posizione è chiara e non serve nemmeno ribadirla. Ma oggi il punto è che dobbiamo costruire un partito nuovo. Ora torna la passione, tanta gente vuole iscriversi, bisogna stimolare ed agevolare questo processo. In Campania la battaglia è battere e cacciare i signori delle tessere. Io il nuovo Pd lo voglio costruire con persone come Pina Picierno, che ha sostenuto Bonaccini ma è una persona per bene, con cui confrontarsi sempre. Ho letto la sua intervista su Fanpage.it e sono d'accordo con lei. Questo significa superare le correnti e far vincere le persone per bene.

Lei da senatore si è occupato di condizionamento camorristico dei Comuni, nella sua attività a trovato qualche signore delle tessere?

Beh certo di politici che vanno al bar con i boss ce ne sono. Però voglio raccontarvi un episodio che per me è paradigmatico. Alle scorse elezioni politiche sono stato candidato nel collegio di Torre del Greco. Su quel Comune, mesi prima, avevo chiesto l'invio di una commissione d'accesso perché c'era stata una inchiesta per voto di scambio. All'annuncio della mia candidatura il Sindaco Palomba disse che io avrei dovuto chiedere scusa. Durante la campagna elettorale partecipai ad una iniziativa con Marco Sarracino e con la candidata alla Camera Loredana Raia. Ebbene mentre noi incontravamo gli elettori di Torre del Greco, la Raia venne, fece due selfie e andò via. Nei giorni successivi chiesi al segretario del Pd di Torre del Greco di attacchinare i miei manifesti per la città, visto che era il mio collegio. Ebbene, mi fu impedito. Questo è per me il partito che non può più esistere, il partito da lasciarsi alle spalle. Il mio appello oggi è iscriviamoci tutti al Pd e cambiamolo. Soprattutto in Campania.

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