video suggerito
video suggerito

Incendio sul Vesuvio, focolaio in direzione Torre del Greco: rischi per fabbrica di fuochi d’artificio e agriturismi

L’incendio sul Vesuvio prosegue per il quarto giorno: fiamme a Torre del Greco. Sospese le attività nel Parco Nazionale. Reti di protezione per fabbrica di fuochi artificio e agriturismi.
A cura di Pierluigi Frattasi
17 CONDIVISIONI
Immagine

L'incendio sul Vesuvio arriva a minacciare anche Torre del Greco, uno dei più grandi comuni della provincia di Napoli. Dopo 4 giorni, il fronte delle fiamme non è ancora stato domato, nonostante la battaglia senza sosta di Protezione Civile e Vigili del Fuoco condotta via terra e anche per aria. Al momento, stanno operando 4 Canadair CL-415 e un elicottero Erickson dei pompieri, con altri 2 Canadair e 3 elicotteri della Regione Campania.

I vigili del fuoco hanno creato una rete di protezione attorno ad una fabbrica di fuochi d'artificio, grazie ad una squadra di supporto proveniente dalla Regione Marche, a quanto apprende Fanpage.it, mentre le squadre del comando provinciale di Caserta e della regione Toscana sono a supporto di protezione di un agriturismo. Sul campo ci sono oltre 80 pompieri schierati, con rinforzi giunti da Emilia Romagna, Toscana e Marche e dai comandi di Salerno e Caserta. Dal 5 al 10 agosto sul fronte di fuoco attivo al Parco del Vesuvio i canadair della Flotta aerea dello Stato hanno effettuato 1.103 lanci sganciando sulle fiamme 6,8 milioni di litri di estinguente e volando per oltre 200 ore. Ancora in queste ore continuano le attività di spegnimento via terra e via aerea.

Il Parco Nazionale del Vesuvio sospende tutte le attività

Il Parco Nazionale del Vesuvio ha sospeso tutte le attività. In un alert pubblicato sul sito ufficiale si legge: "Tutte le attività lungo la rete dei sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio sono sospese fino a nuova comunicazione, in seguito alle operazioni di spegnimento in corso".

Il vasto incendio, quasi certamente di origine dolosa, è scoppiato nel pomeriggio di venerdì, distruggendo centinaia di ettari di terreno nell'area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio. Bruciati anche storici vigneti di Lacryma Christi e piantagioni di albicocche vesuviane, della varietà Acqua di Serino, che sono tipiche proprio della zona sud-orientale dove le fiamme sono scoppiate. Il fronte dell'incendio poi si è esteso ad oltre 4 chilometri, arrivando a devastare i territori dei comuni di Terzigno, Boscotrecase, Trecase, San Giuseppe Vesuviano e nel corso della notte tra domenica 10 e lunedì 11 agosto anche il territorio di Torre del Greco, uno dei comuni più popolosi della zona.

La mappa del sistema Copernicus sulla zona interessata dalle fiamme
La mappa del sistema Copernicus sulla zona interessata dalle fiamme

A Torre del Greco convocato il centro operativo comunale

Qui, è stata registrata una fitta pioggia di cenere che ha ricoperto balconi e auto parcheggiate in strada. Il sindaco Luigi Mennella ha istituito il centro operativo comunale di Protezione Civile "per continuare ad assicurare, nel prosieguo e fino a cessate esigenze, le attività finalizzate alla gestione dell'emergenza, con particolare riferimento all'assistenza alla popolazione coinvolta e alla messa in sicurezza dei siti interessati".

Sul Vesuvio complessivamente sono presenti, in aggiunta alle forze già impegnate, ulteriori 15 squadre delle Regioni italiane e 8 squadre della Colonna Mobile nazionale. Si è rivelata proficua l’attività dell’Esercito che, con l’ausilio di una trinciatrice e altri mezzi meccanici, ha realizzato una pista tagliafuoco. "Le attività di spegnimento – dice il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania, Italo Giulivo – sono particolarmente delicate sia per le condizioni atmosferiche (temperature elevate e vento) che per il fondo costituito dagli aghi di pino, che contribuiscono alla propagazione delle fiamme. Resta fondamentale anche il presidio notturno, che stiamo assicurando, anche con il coinvolgimento delle forze dell’ordine. Un ringraziamento al volontariato organizzato della protezione civile regionale e a tutti gli uomini e le donne che stanno lavorando senza sosta".

Il volo dei Canadair sul Vesuvio
Il volo dei Canadair sul Vesuvio

Costa (M5S): "Serve lo stato di calamità"

Sulla vicenda interviene il vicepresidente della Camera, Sergio Costa: "Vedere distrutti in poche ore vigneti, frutteti e oliveti che raccontano secoli di storia e lavoro è un colpo durissimo. Sul versante est del Vesuvio, da Boscoreale a Terzigno fino a Somma Vesuviana, le fiamme hanno cancellato produzioni d’eccellenza e messo in ginocchio intere comunità. Sono vicino a chi ha perso tutto: aziende agricole e attività che rappresentano la nostra identità e biodiversità. Chiedo che venga dichiarato immediatamente lo stato di calamità, con ristori straordinari che arrivino subito, per non lasciar morire aziende storiche e produzioni conosciute in tutto il mondo. Proporrò inoltre, nella prossima legge di bilancio, un intervento strutturale per garantire un sostegno duraturo e adeguato alle realtà colpite, sulla base delle perizie regionali che certificheranno le superfici percorse dal fuoco e le perdite di fatturato. Se fosse confermata la matrice dolosa, saremmo di fronte a un gesto criminale verso la nostra terra. Il Vesuvio si è rialzato altre volte e lo farà ancora, ma ora serve che lo Stato faccia la sua parte, subito".

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views