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Incendio nel campo rom di Barra: almeno duecento persone sfollate, chiusa l’autostrada

L’incendio scoppiato nel campo rom di Barra, periferia orientale di Napoli, non riesce ad essere domato: da ormai dodici ore, una colonna di fumo ha invaso i cieli cittadini e la forte puzza di bruciato è arrivato ormai in tutto il capoluogo, rendendo l’aria irrespirabile. Ruotolo: “Duecento persone senza più un tetto, bisogna agire”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'incendio scoppiato nel campo rom di Barra, periferia orientale di Napoli, dura ormai da quasi dodici ore: i vigili del fuoco stanno cercando di arginare le fiamme, ma quando sembrava essere stato finalmente domato le lingue di fuoco hanno ripreso a divampare con vigore, e così attorno alle 12 la colonna di fumo che sembrava in fase di attenuazione ha ripreso a coprire i cieli del capoluogo partenopeo. Aria irrespirabile non solo nella zona est, ma anche nel Centro Storico di Napoli e spinta dal vento anche sulle zone collinari e della provincia vesuviana. Ed ora, per duecento persone che vivevano nel campo, è scattata l'evacuazione dalla zona. "Brucia dalla notte il campo rom di Barra, Napoli est", ha commentato il senatore Sandro Ruotolo, "La rete delle associazioni si è attivata subito ma occorre che le istituzioni affrontino l’emergenza. Duecento persone non hanno più un tetto. Napoli è città solidale".

La colonna di fumo visibile anche da Chiaia attorno alle 12.30 di quest'oggi
La colonna di fumo visibile anche da Chiaia attorno alle 12.30 di quest'oggi

Chiusa l'autostrada Napoli-Salerno in direzione del capoluogo della Valle dell'Irno all'altezza di Ponticelli: lunghe code di automobili si sono formate lungo l'arteria autostradale, con fumo e fiamme che già da stanotte avevano lambito l'A3 proprio all'altezza di Barra. Ancora sconosciute le cause dell'incendio, con la polizia che potrà effettuare i rilievi del caso solo una volta che le fiamme saranno state domate del tutto. Quel che è certo è che l'incendio è scoppiato all'interno del campo rom di Barra, nella zona orientale di Napoli, e che probabilmente ad andare in fumo sono stati sia rifiuti sia baracche: l'odore di bruciato, arrivato ormai fino a Mergellina e Chiaia, sembra quello tipico di plastica e di altri materiali poco adatti alla combustione. L'Arpac procederà alle campionature dell'aria, come richiesto già da diverse personalità politiche nelle scorse ore, quando sembrava che la situazione si stesse normalizzando. Ma in realtà da ormai dodici ore le persone che vivono tra Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio sono di fatto barricate in casa, per evitare che il fumo e la puzza di bruciato possa entrare anche nei propri appartamenti.

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