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Incendia rifiuti tossici in una vasca da bagno nel campo agricolo, arrestato 30enne a Qualiano

I carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari un imprenditore agricolo 30 enne di Qualiano, nella Terra dei Fuochi, sorpreso nel suo fondo agricolo mentre appiccava il fuoco a rifiuti tossici in una vasca da bagno. Trovata una minidiscarica abusiva con 300 chilogrammi di plastica. Sequestrato il fondo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Aveva creato un rogo di rifiuti tossici in una vasca da bagno collocata all'interno di un campo agricolo, ma è stato fermato dai Carabinieri della Stazione di Qualiano, che lo hanno arrestato ai domiciliari per combustione illecita di rifiuti. È accaduto ieri in via Ripuaria, nel comune a nord di Napoli, in piena Terra dei Fuochi. L'uomo, un imprenditore agricolo 30enne di Qualiano, è stato sorpreso all’interno di un fondo di sua proprietà mentre appiccava il fuoco ad un cumulo di tubi in plastica utilizzati per l' irrigazione dei campi, accatastati all'interno della vasca da bagno.

Discarica abusiva con 300 kg di plastica

I militari dell'Arma si sono insospettiti quando hanno visto la colonna di fumo nero levarsi a diversi chilometri di distanza e sono quindi immediatamente intervenuti trovando l’uomo che provava a governare le fiamme di un cumulo di plastica sistemato all’interno di una vasca da bagno. Sul posto sono stati rinvenuti altri mucchi di tubi, per 300 chilogrammi di materiale, smaltiti verosimilmente allo stesso modo. Dopo aver domato l’incendio con mezzi di fortuna, i militari hanno sequestrato l’intero agro. Il 30enne, invece, è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio.

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Proprio in questi giorni i cittadini della Terra dei Fuochi hanno dato il via ad un'iniziativa dal nome "We can't breathe – Nun putimme riciatà", organizzata da Gioventù Bruciata, con petizioni online ai ministeri e denunce in Procura. Roghi tossici, nubi di fumo nero e miasmi maleodoranti, infatti, continuano a imperversare nell'area a Nord di Napoli e a sud di Caserta, dove si trovano comuni popolosi, e quest'estate ha registrato una nuova impennata, con incendi di rifiuti illegali che hanno reso per molti giorni l'aria irrespirabile.

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