Il “signor Caf” candidato con Mastella a sostegno di Fico: nel santino elettorale la foto con un indagato per voto di scambio

Elezioni Regionali alle porte, pioggia di "santini" elettorali, ed ecco che, nella valanga di foto e slogan, ne spunta uno molto particolare: su quello di Mauro Scarpitti, candidato nella lista "Noi di Centro", legata a Clemente Mastella e a sostegno di Roberto Fico, compare come "sponsor" Sabino De Micco, consigliere municipale della Sesta Municipalità (Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio) coinvolto in una inchiesta sul voto di scambio a Cercola (Napoli).
E anche il soprannome in evidenza appare come un punto in comune tra i due: "Caf", come quello indicato per Giusy De Micco quando si era presentata alle elezioni di Cercola, proprio in quella tornata al centro dell'inchiesta e che ha decretato l'arresto anche per la 32enne. Caf altro non è che l'acronimo di Centro assistenza fiscale: trattasi di quegli ufficetti che spuntano come funghi nei quartieri popolari, si occupano di dirimere pratiche burocratiche (Spid, Isee, procedure pensionistiche o per il ticket sanitario) e che spesso sono legati a personaggi politici locali.
Il sostegno di Sabino De Micco a Mauro Scarpitti
Appoggio prima ufficializzato, poi subito ritirato. Una decisione, come rileva il giornale Napolitan, che ha sollevato la questione, che arriva dopo le accuse di strumentalizzazione del consenso attraverso la rete dei Caf.
De Micco ha spiegato con un post sui social il motivo per cui ha deciso di "non sostenere più alcun candidato in questa fase", per "una scelta di coerenza". "Credo ancora che la politica debba essere confronto, ascolto e servizio, non terreno di attacchi o strumentalizzazioni – scrive De Micco – peggio se questi attacchi arrivano da chi antepone interessi personali a quelli delle persone che deve rappresentare".
Infine, un riferimento alla vicenda giudiziaria: "Ai giornali e alla stampa voglio ricordare che vi è in corso un processo a mio carico, e nulla di quanto riportato è stato accertato con una sentenza passata in giudicato".
Chi è Sabino De Micco
Sabino De Micco, consigliere della VI Municipalità di Napoli, ex esponente di Forza Italia, è coinvolto in una inchiesta sul voto di scambio a Cercola (Napoli) sfociata in 7 misure cautelari nel maggio 2024; in quei giorni Fratelli d'Italia, partito a cui stava passando (e coi cui vertici aveva inaugurato la sede di San Giovanni a Teduccio), aveva fatto sapere che l'iscrizione non era stata ancora ultimata e che era stata sospesa a seguito delle vicende giudiziarie. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti ci sarebbe stato un tentativo di manipolazione delle elezioni del maggio 2023 a Cercola, da parte del clan Fusco-Ponticelli col supporto dei De Micco-De Martino.
Agli arresti, oltre al 27enne, era finita anche la sorella, Giusy De Micco, in quel periodo candidata consigliera comunale e all'epoca dei fatti iscritta nella lista Europa Verde: i due fratelli, si legge nella relativa ordinanza, avrebbero messo a 1.800 euro a disposizione di Antonietta Ponticelli, figura chiave dell'inchiesta e candidata con Europa Verde (anche lei arrestata) per comprare 60 voti.
Successivamente Sabino De Micco era stato scarcerato e nell'agosto 2025, dopo oltre un anno di sospensione (scattata ai sensi di legge per l'arresto), era tornato in carica come consigliere municipale e aveva comunicato l'adesione al gruppo misto; nel luglio precedente il suo avvocato aveva fatto sapere che l'assistito non era più sottoposto ad alcuna misura cautelare.
Campania Popolare: "Fico, le tue liste sono sporche"
Sulla vicenda dell'appoggio elettorale di De Micco a Scarpitti è intervenuta Campania Popolare (Potere al popolo, Partito comunista italiano e Rifondazione comunista), che con un comunicato parla di "liste sporche" anche tra quelle a sostegno di Roberto Fico e ha risposto alle parole di Conte, secondo cui gli "impresentabili" sarebbero stati tutti candidati nelle liste del centrodestra.
"Che ne dici del Signor Caf nelle vostre liste? – scrive Campania Popolare – la verità è che il Sistema Campania passa con disinvoltura dal centrosinistra al centrodestra, dai deluchiani ai mastelliani, dai renziani agli ex forzisti. È sempre la stessa rete di potere che tiene in ostaggio questa regione".