Il significato della coreografia “Avanti Scugnizzi” per lo Scudetto 2025 del Napoli

La coreografia della Curva B dello Stadio Maradona in occasione di Napoli-Cagliari, ultima di campionato che ha visto vincere 2-0 gli Azzurri che hanno così riportato il Tricolore nella città Partenopea ad appena due anni di distanza dal precedente, è stata da molti applaudita come una delle più belle degli ultimi anni. Ma tanti si sono chiesti, nel dettaglio, se si trattasse anche di un quadro vero e proprio, magari scelto per significati nascosti. E come sempre, la Rete ha offerto subito la propria "spalla" alle più fantasiose teorie, ma anche a quella che sembra la spiegazione più realistica del tutto.
I particolari dell'immagine degli scugnizzi nei vicoli
L'immagine, di per sé, è chiarissima: un ragazzino in azzurro che "sfila" uno scudetto tricolore ad un altro ragazzino vestito in nerazzurro, con altri tre compagni sullo sfondo ad esultare e ridere, mentre una donna sull'uscio di casa sembra rimproverarlo. Il tutto nei vicoli di una Napoli che ricorda molto quella di fine Ottocento, in tinte che a loro volta ricordano gli affreschi di quel periodo. In basso, la scritta "Avanti Scugnizzi". Qui, insomma, si gioca facile: il riferimento è al Napoli che strappa lo scudetto dalla maglia nerazzurra dell'Inter, detentrice del titolo 2024, all'ultima giornata di campionato. Ma da un'analisi più attenta, molte delle quali discusse nei gruppi in Rete, i dettagli "raccontati" sono diversi.

La prima coreografia italiana da stadio realizzata con IA
In primis, non si tratta di un quadro, ma di un disegno realizzato con l'intelligenza artificiale: un dettaglio su tutti, le mani della donna sulla sinistra, nonché quelle degli stessi ragazzi, al momento un grande tallone d'Achille, in termini di riproduzione fedele, per l'intelligenza artificiale. E a conti fatti si tratta della prima coreografia in uno stadio italiano realizzata con l'intelligenza artificiale. Segno, insomma, dei tempi.
Inoltre, le teorie più diffuse spiegano che i tre ragazzini sullo sfondo altro non sarebbero che una metafora dei tre scudetti precedenti del Napoli, che dunque "esultano" per il quarto che sta arrivando davanti ai loro occhi. La donna che invece sembra volerlo fermare, altro non sarebbe che l'Italia stessa, vista dai tifosi quasi come un ostacolo alla conquista dello Scudetto: i fischi ai vertici federali quando c'è stata la premiazione in campo sembrerebbero quasi certificare questa ipotesi.
Infine, la corsa dei due bambini altro non è che la corsa scudetto, con il Napoli leggermente più avanti a rappresentare il vantaggio di un solo punto con cui si è arrivati all'ultima giornata. Qualcuno, inoltre, ha sostenuto nei tanti forum in Rete che il bimbo napoletano sia "ispirato" a Gennarino Capuozzo, lo scugnizzo napoletano protagonista delle Quattro Giornate di Napoli: ma l'accostamento non trova riscontri.

Gli striscioni prima e dopo il match
Inequivocabili, invece, gli striscioni prima della partita: sempre in Curva B, sopra la grande immagine, campeggiava un: "Abbiamo dipinto questa annata, adesso manca solo la firma e l'opera d'arte è completata. Avanti scugnizzi". Mentre dalla Curva A gli striscioni recitavano: «È la lotta di una città contro l'intera nazione . Nessuna paura, senza timore conquistate per Napoli un altro tricolore». Infine, nei distinti, è apparsa l'immagine di Diego Armando Maradona con la scritta: «Chi ama non dimentica, la storia continua con te». A fine partita, in Curva A è apparso invece un enorme numero quattro, a rappresentare il quarto scudetto. In curva B, invece, un enorme «Grazie».
