Il prof pestato a sangue: “Non so quando tornerò a insegnare. Ancora minacce contro di me”

"Sono molto scosso, non so quando tornerò ad insegnare. Sono scoraggiato, però, da un lato c’è anche la forza di rialzarsi e continuare. Contro di me ancora minacce e insulti sul web". È molto provato Enrico Morabito, il professore di italiano, supplente presso la scuola media De Curtis, picchiato da un gruppo di persone sotto casa, a Casavatore, in provincia di Napoli, dopo aver sgridato alcuni studenti che facevano chiasso in classe: "Sul web mi hanno indirizzato minacce di morte – dice a Fanpage.it – è allucinante". Sulla vicenda indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura, e sono già state ascoltate già numerose persone, per individuare i responsabili del pestaggio. Il professore è stato ascoltato in questi giorni dal pm ed ha nominato come suo legale l’avvocato penalista Rosario Arienzo.
Professore, cosa è successo?
Mi sono stati rivolti auguri di morte sul web. Frasi del tipo: "Deve andarti peggio. ‘E a murì, ossia devi morire. Ma anche, che dovrebbero mettermi due dita in gola fino a soffocare.
Chi le ha rivolto queste minacce?
Sono firmate da una donna che non ho mai visto. Ho inviato gli screenshot ai carabinieri e al mio legale che mi sta seguendo in questo caso. Le forze dell’ordine mi hanno dato la loro vicinanza, dicendomi di non aver paura.
Quali sarebbero i motivi di tanto astio nei suoi confronti?
Non lo so. Da altri messaggi in rete di altre persone, che pure ho segnalato, si asserisce che avrei usato termini volgari in classe, come seghe e masturbazioni. Un linguaggio che io non ho mai utilizzato all’interno della classe. Già venerdì mattina il preside mi ha riferito che sarebbe arrivata una lettera di accuse da parte di una mamma della classe, dove si diceva che avrei usato un linguaggio volgare. Per delicatezza non mi sono state riferite le frasi che avrei utilizzato. Mi sono affidato ad un avvocato penalista per tutelarmi da queste affermazioni diffamanti.
La lettera è arrivata dopo l’aggressione?
Io l’ho saputo venerdì mattina, non so se sia arrivata prima o dopo. Non c’è stato molto tempo di confrontarci su questa cosa.
Pensa di continuare questa professione dopo quanto le è accaduto?
Mi ha scoraggiato, devo essere onesto. Vorrei farlo anche se al momento sono un po’ scosso. Non so se è una cosa che farei nell’immediato o più in là. Però, da un lato c’è anche la forza di rialzarsi e continuare.