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Elezioni Regionali 2025

Il Pd ufficializza Roberto Fico candidato in Campania. Così tenta di smarcarsi dagli attacchi di De Luca

Il Partito Democratico vuole evitare lo stillicidio di critiche sui candidati in pectore alle Regionali e così li ufficializza tutti. In Campania significa smarcarsi di paletti e critiche di Vincenzo De Luca. Domenica Giuseppe Conte a Napoli.
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Roberto Fico
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Roberto Fico, 51 anni il 10 ottobre, napoletano, tra i fondatori del Movimento Cinque Stelle,  ex presidente della Camera dei Deputati, è ufficialmente il candidato alla presidenza della Regione Campania del cosiddetto «campo largo», la coalizione di programma progressista che include Partito Democratico, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra. Il discusso accordo per candidare Fico è stato formalizzato qualche settimana fa, oggi il Pd ha deciso di rompere gli indugi e ufficializzare i nomi di tutti i candidati presidenti del centro sinistra alle Elezioni Regionali.

Le prime parole del candidato Fico dopo l'investitura sono affidate ai social: «Sono convinto che questa regione, che amo profondamente, possa esprimere un nuovo protagonismo civico grazie all’entusiasmo dei suoi giovani, alle competenze dei suoi professionisti, ai talenti, alla partecipazione di tanti, tra cittadini, realtà sociali, imprese, che vogliano dare il loro contributo. Ed è per questo che sono pronto a mettere in campo tutte le mie energie».

Non è stato quindi il presidente del Movimento Cinque Stelle, l'ex premier Giuseppe Conte, tra qualche ora atteso a Napoli (domenica mattina, lo annuncia proprio Fico), a "presentare" la candidatura di Fico. Perché questa accelerata dei Dem? Per blindare il candidato pentastellato dall'idea che il presidente uscente, Vincenzo De Luca, aveva fatto passare: che per certi versi il via libera fosse vincolato alla presentazione di un programma di governo della Regione, programma a sua volta subordinato al suo beneplacito.

De Luca aveva dettato il suo programma: l'inceneritore resta, no al Reddito di cittadinanza bis

Il governatore – che nell'ambito dell'accordo ha incassato per il figlio Piero De Luca la segreteria del Pd Campania  e che presenterà una sua lista civica, "A testa alta" – durante le sue dirette web del venerdì, aveva iniziato a piazzare paletti programmatici. In primis, sull'inceneritore dei rifiuti di Acerra: «Non si tocca». A febbraio Fico, in un comizio, aveva paventato un «piano di dismissione» per l'impianto, l'unico in Campania.

Ancor più pesante il no di De Luca senior ad ogni possibile ritorno in chiave regionale del Reddito di Cittadinanza ( nel 2009 la Regione Campania, con Antonio Bassolino presidente, fu la prima in Italia a sperimentare un provvedimento simile). Infine, il politico salernitano aveva dichiarato che «Fico non ha esperienza», indispettendo Conte che gli aveva risposto a distanza: «Anche lui prima di fare il sindaco a Salerno non ne aveva».

Il libro di De Luca, il rischio stillicidio e l'opzione San Gennaro il 19 settembre

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De Luca di recente ha scritto un libro ed ha un lungo elenco di presentazioni, interviste e interventi pubblici programmati da qui a inizio ottobre. Il Pd di Elly Schlein ha intuito il rischio stillicidio nelle prossime settimane e ha accelerato sull'ufficializzazione.

Ci sono poi una serie di opportunità. A Napoli il 19 settembre si festeggia San Gennaro, è il giorno del «miracolo», la liquefazione del sangue del patrono e la Messa in Duomo è di solito una sfilata di autorità ed esponenti politici. È possibile che Fico possa presentarsi all'evento.

È cosa nota che l'ex presidente della Camera abbia già ascoltato alcuni amici prima di questa scelta: Paolo Siani, notissimo pediatra napoletano, ex parlamentare Pd, ma soprattutto fratello di Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra. Il 23 settembre saranno 40 anni da quel barbaro omicidio.
Altra voce ascoltata è quella di Marco Rossi-Doria, ex "maestro di strada", esperto di istruzione con particolare attenzione sui più giovani, già sottosegretario di governo in due legislature.

Recuperare gli scontenti del Pd dal patto per Piero De Luca

Gli anti-deluchiani partenopei, usciti ammaccati dall'accordo perché si sono trovati un De Luca uscito dalla porta e un altro rientrato dalla finestra, tentano di riaccendere nei militanti la spinta pre-elettorale. Sandro Ruotolo, europarlamentare dell'area Schlein e responsabile comunicazione del partito, si rivolge direttamente a Fico nel suo messaggio:

Di tutte le regioni che dovranno rinnovarsi, certamente la Campania è quella più importante. La sua candidatura rappresenta una scelta di coraggio e di coerenza. Abbiamo testardamente lavorato per questa soluzione anche perché dovremo battere la destra alle prossime elezioni politiche.

La Campania aveva bisogno e ha bisogno di una svolta, di un progetto che non sia solo amministrazione, ma visione: un programma che metta al centro la dignità del lavoro, il diritto alla salute, la lotta alle disuguaglianze, la difesa dell’ambiente e la valorizzazione dei tanti talenti del nostro territorio. Serve un’alternativa concreta alla destra.

Con Roberto Fico possiamo costruire un campo largo che non sia un cartello elettorale, ma una comunità politica capace di coinvolgere movimenti, associazioni, sindacati, mondi culturali e civici.

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