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Il Pd campano verso il congresso tra Bonaccini e Schlein: ecco gli schieramenti

Con Bonaccini la truppa deluchiana guidata da Piero e dai ras locali Casillo, Raia, Topo e Fiola. La Schlein, appoggiata da Sarracino e Ruotolo, punta al voto di opinione.
A cura di Antonio Musella
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Settimane intense per il Partito Democratico in Campania, si tratta di quelle che precedono il congresso nazionale del partito fissato per la fine del mese di febbraio. Negli ultimi giorni si sono nominate le commissioni di garanzia in tutte le provincie e la commissione regionale per il congresso, al cui vertice è stato nominato l'europarlamentare ed ex magistrato Franco Roberti. Una scelta non casuale in una regione, la Campania, che in occasione delle primarie dei dem si è sempre distinta per casi di irregolarità diffuse, accuse di brogli e scenari poco entusiasmanti.

Ora bisognerà stabilire dove si voterà. L'individuazione dei seggi dovrà misurarsi con le aree di influenza e le pressioni che, immancabili, arriveranno da consiglieri regionali e deputati del territorio. Intanto si compongono gli schieramenti che vedono, almeno dal punto di vista numerico rispetto ai rappresentanti istituzionali di peso arruolati, un vantaggio per la componente di Stefano Bonaccini rispetto a quella di Elly Schlein.

I deluchiani compatti con Bonaccini

Il primo grande sponsor per il presidente dell'Emilia Romagna che si candida alla segreteria del Pd è Vincenzo De Luca. Da tempo, sotto il coordinamento del figlio Piero De Luca, deputato, l'apparato deluchiano sta lavorando per portare a Bonaccini il massimo dei consensi. In questa ottica, oltre alla mobilitazione in favore del candidato segretario di tutti i fedelissimi, come il vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, e il consigliere regionale, Luca Cascone, c'è da registrare un processo di compattamento tra tutti i dem in consiglio regionale. Sotto la guida dei De Luca – padre e figlio – saranno in campo per Bonaccini anche i consiglieri regionali Mario Casillo, Bruna Fiola e Loredana Raia, l'ex senatore Lello Topo, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero.

In campo anche i fratelli Manfredi, con il consigliere regionale Massimiliano Manfredi che sosterrà Bonaccini soprattutto nell'area del Nolano e il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi che proprio negli ultimi giorni ha incontrato Bonaccini per esprimergli il suo sostegno. Con il presidente emiliano romagnolo anche i consiglieri comunali Gennaro Acampora, vicino all'area di Fiola, ed Enza Amato, presidente del consiglio di via Verdi. Tutti politici navigati, da anni sulla scena politica e, quasi tutti, uomini e donne capaci di raccogliere preferenze come se piovesse.  Una fotografia che stride con le recenti dichiarazioni dello stesso Bonaccini che ha indicato nell'individuazione di una nuova classe dirigente la priorità del Pd. Difficile trovare volti nuovi nella compagine che lo sostiene in Campania.

L'obiettivo dei De Luca, nemmeno tanto nascosto, è sempre stato quello di avere un ruolo di primo piano, magari quello di vice segretario, per Piero De Luca. E sarà forse il combinato disposto di queste pulsioni territoriali ad aver invece convinto Stefano Bonaccini a indicare da subito come sua vice la europarlamentare Pina Picierno, spazzando via in questo modo ogni tentativo di scalata da parte dei De Luca. Scelta di primo piano, quella in favore della europarlamentare casertana molto apprezzata a Bruxelles, ma a quanto si apprende molto mal digerita dalla compagine deluchiana.

La Schlein punta al voto di opinione, con lei Sarracino e Ruotolo

Meno numerosa è la "truppa" di rappresentanti istituzionali che si è schierata con Elly Schlein. La strategia della deputata dem in Campania è quella di puntare sulla partecipazione e sul voto di opinione, forse unica scelta possibile per fronteggiare i signori delle tessere e del consenso che sono schierati dal lato opposto. A sostegno della Schlein troviamo Teresa Armato, assessore al turismo del Comune di Napoli, e Pasquale Esposito, consigliere comunale dem. Ma anche l'ambito giovanile del partito sembra essere maggiormente orientato verso la Schlein rispetto a Bonaccini. Frutto anche del ruolo di Marco Sarracino, il deputato e segretario uscente della federazione di Napoli, che ha assunto il ruolo di coordinatore del programma di Elly Schlein, diventando un punto di riferimento per l'area legata ad Andrea Orlando al prossimo congresso.

Sarracino e i suoi sperano che la Schlein possa accendere una fiamma di empatia e trasporto, capace di portare al voto alle primarie anche simpatizzanti e iscritti lontani dalle logiche delle correnti. Una sorta di "effetto onda" che è quello su cui stanno lavorando per recuperare terreno nel Mezzogiorno nei confronti dello schieramento di Bonaccini, mentre nelle regioni del Nord la deputata dem è in grande crescita di consensi. La prima uscita napoletana della deputata emiliano romagnola è stata senza dubbio un successo con oltre 350 persone accorse ad ascoltarla al Museo Filangieri. Tra i sostenitori campani della Schlein spiccano anche dei non iscritti al Pd come Sandro Ruotolo, che ha assunto il ruolo di portavoce della mozione, l'ex assessore comunale e giornalista Marco Esposito, ma anche degli storici volti del Pd come Leonardo Impegno e l'ex consigliere comunale Antonio Borriello.

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