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Il dipendente spia i conti della banca per organizzare la rapina con sequestro di persona

Quattro arresti per la rapina in banca a Palomonte, in provincia di Salerno: tra questi c’è anche un dipendente, che oltre a fare da talpa per i rapinatori era stato anche l’ideatore della rapina. Aveva infatti fornito tutte le indicazioni per agire in tutta “sicurezza” per i complici e quando il bottino sarebbe stato più cospicuo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Quattro persone indagate per la rapina alla banca di Credito Cooperativo di Buccino e Comuni Cilentani avvenuta lo scorso 13 agosto a Palomonte, in provincia di Salerno. Tra questi c'è anche un dipendente stesso della banca, accusato di essere stato "la talpa" della banda nonché l'ideatore della stessa rapina. I quattro sono tutti accusati ora di rapina a mano armata e sequestro di persona in concorso tra loro: per tre si sono aperte le porte del carcere, un quarto è invece finito ai domiciliari.

L'ideatore della rapina sarebbe dunque un dipendente stesso della filiale di Palomonte: l'uomo era appena stato trasferito nella sede quando avrebbe ideato, assieme ad un amico pregiudicato, il colpo da mettere a segno. Quest'ultimo avrebbe quindi reclutato gli altri due esecutori materiali della rapina, della quale però il coordinatore era sempre il dipendente stesso. Grazie a lui, la banda sapeva che in quel 13 agosto 2020 sarebbe mancato per ferie un collega di sportello, e che sempre quel giorno sarebbe stata custodita una somma di oltre 110mila euro, contrariamente dal solito, per rifornire lo sportello bancomat locale in vista di Ferragosto ed in conseguenza di un importante versamento.

La banda ha così potuto rapinare l'istituto "a colpo sicuro", con il minimo rischio. Fondamentali anche le successive intercettazioni telefoniche, in cui il dipendente si stava organizzando per recuperare la propria parte di bottino dai complici. Tutte circostanze che hanno permesso agli inquirenti di stringere il cerchio: seguendo lo "scambio" avvenuto tra l'ideatore del colpo ed il suo complice e amico pregiudicato, i carabinieri hanno potuto identificare anche il terzo complice, sotto la cui casa si è svolto "l'incontro" di scambio. Quest'ultimo è risultato essere compagno di cella dell'altro uomo nel carcere di Fuorni tempo addietro. Identificato così anche il terzo complice, si è arrivati facilmente al quarto ed ultimo uomo, che nella rapina di Palomonte è stato anche colui che ha ferito e sequestrato temporaneamente il direttore di banca: quest'ultimo infatti aveva dovuto fornire sotto minaccia i codici d'accesso alla cassaforte.

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