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Il business dietro le auto rubate, fatte a pezzi per i ricambi: scoperta officina, due arresti

A Giugliano, nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno scoperto 25 auto rubate, fatte a pezzi e 7 targhe appartenenti a veicoli oggetto di furto.
A cura di Valerio Papadia
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Le auto rubate nella provincia di Napoli finivano in una officina abusiva, nascosta dalla vegetazione, alla periferia di Giugliano, nella provincia di Napoli: qui venivano smontate per ricavare pezzi di ricambio, che venivano poi rivenduti. La scoperta è stata effettuata dai carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano in Campania che, durante un controllo sul territorio, hanno scoperto l'officina abusiva: l'attenzione dei militari dell'Arma è stata attirata da un edificio apparentemente disabitato e in abbandono, nascosto dalla vegetazione in un terreno in via San Francesco a Patria.

Davanti allo stabile, i carabinieri hanno notato un furgone parcheggiato, risultato poi essere sotto sequestro, e hanno voluto vederci chiaro: all'interno della struttura, i militari hanno sorpreso due uomini – Francesco Pugliese e Vincenzo Cecere, 40 e 38 anni, entrambi di Melito – mentre erano intenti a smontare una vettura. Nello stabile, i carabinieri hanno poi rinvenuto altre 24 vetture, tutte risultate rubate, parzialmente o quasi interamente fatte a pezzi per ricavarne ricambi, oltre che 7 targhe, anch'esse appartenenti a veicoli risultati rubati; i militari dell'Arma hanno rinvenuto e sequestrato anche gli attrezzi utilizzati dai due uomini per smontare le automobili. Pugliese e Cecere sono stati arrestati per riciclaggio e portati nel carcere napoletano di Poggioreale, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e in attesa di giudizio.

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