Il bar in piazza del Gesù ha le sedie sdraio del mare davanti a Santa Chiara: rimosse dalla Polizia locale

Il bar in piazza del Gesù a Napoli ha l'ombrellone con le sedie sdraio del mare, come in spiaggia. Il caso singolare in pieno centro storico Unesco e a due passi dall'ufficio informazioni turistiche del Comune di Napoli ha suscitato la curiosità di molti cittadini. Il Municipio ha elaborato un apposito piano per i dehors, con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Culturali, che prevede anche delle regole estetiche per tavolini, sedie e ombrelloni di ristoranti, bar e caffetterie, non ancora in vigore. Al momento le installazioni sono possibili grazie alla deroga Covid19 per le occupazioni di suolo. Le sedie sdraio, comparse ieri mattina, domenica 9 giugno 2024, sono state poi fatte rimuovere dalla Polizia Locale.

La denuncia del comitato Portosalvo
Sulle barricate il Comitato Santa Maria di Portosalvo, con Antonio Pariante, che commenta: "Il fenomeno dei tavolini di bar e ristoranti sta dilagando. Ormai non c'è più limite. Perfino le sedie a sdraio del mare si usano". Mentre il consigliere comunale Gennaro Esposito, commenta: "La proposta di delibera al consiglio non è ancora entrata in vigore. quella proposta prevede anche il tipo di sedie, il colore da utilizzare. Dovrebbe essere la Soprintendenza a dire che in adiacenza della chiesa di Santa Chiara non possono mettere queste installazioni".

Muscarà: “Mancano solo piscina gonfiabile e lettini"
Sulla vicenda interviene la consigliera regionale Marì Muscarà:
“Dopo aver permesso di occupare a Bar e ristoranti tutti gli spazi pubblici possibili con gazebo e tavolini senza alcun criterio e con un regolamento degno dello spessore di questa Giunta, dove non si può con il gazebo arrivano anche le sdraio. Assurdo vedere a piazza del Gesù, nel cuore del centro storico della grande Capitale del Mezzogiorno, Napoli, queste scene. Manca solo una piscina gonfiabile e qualche lettino. Eppure, siamo a 2 metri dal Monastero di Santachiara, sotto la Chiesa del Gesù Nuovo e di fronte all’Obelisco dell’Immacolata. Una città d’arte come la nostra non può vedere questa roba”.