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I funerali di Antonio Casagrande il 29 luglio, il figlio Maurizio: “Spero ci sia tutta Napoli”

Si terranno venerdì 29 luglio alle 11 nella Parrocchia di San Giovanni Battista dei Fiorentini di Napoli i funerali di Antonio Casagrande. Il figlio Maurizio: “Spero ci sia tutta Napoli”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Si terranno venerdì 29 luglio alle ore 11 i funerali di Antonio Casagrande, l'attore scomparso quest'oggi a 91 anni. Lo ha comunicato il figlio Maurizio, anche lui storico attore napoletano. Le esequie si terranno presso la Parrocchia di San Giovanni Battista dei Fiorentini, vicino piazza degli Artisti, sulla collina del Vomero di Napoli. "Per tutti quelli che lo hanno amato e vorranno esserci", ha aggiunto Maurizio Casagrande, con un augurio: "Spero ci sia tutta Napoli". La chiesa aprirà dalle 10.30, ha fatto sapere ancora Maurizio Casagrande.

De Luca: "Addio ad un attore di grande cultura e umanità"

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha espresso nel pomeriggio il "cordoglio per la scomparsa di Antonio Casagrande, artista tra i più grandi ed apprezzati interpreti del teatro partenopeo ed in particolare di quello eduardiano. Un attore di grande cultura ed umanità sempre protagonista delle scene e dei grandi classici. Un abbraccio affettuoso al figlio Maurizio ed a tutti i familiari ed amici". Come lui, tantissimi altri personaggi del mondo della politica napoletana, attori e artisti.

Il cordoglio di Vincenzo Salemme

Tra i tantissimi che hanno espresso il proprio cordoglio per la morte di Antonio Casagrande non poteva mancare Vincenzo Salemme, amico da sempre di Maurizio e dello stesso Antonio, con il quale aveva collaborato in più occasioni.

Quando ho iniziato a fare l’attore negli anni settanta Antonio Casagrande era già un mito. Era il prediletto di Eduardo, si diceva. Era bravissimo, con una voce indimenticabile (cantava in modo eccellente) ed era pure bellissimo. Ricordo che da bambino sentivo le donne della famiglia, da mia madre alle mie zie, fare apprezzamenti davvero lusinghieri per “questo Casagrande” il cui cognome, a me bambino, faceva pensare a qualcosa di davvero importante. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi. Conoscendolo di persona ho capito che Antonio era un artista molto particolare. Forse non ha ricevuto quello che avrebbe meritato ma credo che questa mancanza sia stata conseguenza del suo carattere. Era un uomo che aveva un distacco quasi nobile da tutti gli interessi materiali, dai secondi fini, dalle diplomazie opportunistiche. Aveva conservato un tratto romantico che, anche grazie al volto dolcemente antico, lo faceva sembrare un cavaliere ottocentesco. E, allo stesso tempo, aveva lo spirito giovanile che gli donava uno sguardo ironico sempre rivolto al futuro. Ed era un uomo senza schemi, curioso e incapace di invidie e rancori. Gli ho voluto molto bene e lui me ne ha voluto. Caro Antonio, continuerò a guardarti negli occhi guardando gli occhi di Maurizio. Continuerò a sentirti sentendo il cuore di Maurizio.

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