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Giovanni Guarino ucciso a Torre del Greco, il parroco: “Un ragazzo buono, per questo l’hanno colpito”

Parla a Fanpage.it don Giosuè Lombardo, parroco della Basilica di Santa Croce di Torre del Greco: “Le famiglie aiutino i ragazzi”. Ai funerali anche il vescovo Battaglia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Uscire di casa con un coltello o armati, da minorenni, probabilmente è perché si seguono dei modelli assimilati nell’ambito familiare e culturale. In alcuni gruppi di ragazzi adolescenti, ma anche di giovani, è uno stile: si usa proprio il linguaggio di Gomorra. Se questi sono i modelli, sarà difficile scardinarli”. A parlare a Fanpage.it è don Giosuè Lombardo, parroco della Basilica di Santa Croce di Torre del Greco, sul cui sagrato Giovanni e Nunzio, i due ragazzi vittime dell’aggressione avvenuta domenica sera al luna park, erano soliti ritrovarsi. “Siano i genitori – aggiunge don Lombardo – che devono fare una scelta affettiva, a far sentire la loro vicinanza a questi ragazzi che cercano svago fuori dalla famiglia”.

“In città c’è grande dolore”

“È un evento che ha preso tutti – racconta don Lombardo – c’è una grande partecipazione della gente e della comunità al dolore di questa famiglia. Giovanni era un ragazzo mite e penso proprio per questo è stato il bersaglio di questi colpi infami e crudeli”. Padre Lombardo ha incontrato i familiari delle vittime subito dopo la tragedia, ai quali ha cercato di dare conforto. “Ho raccolto soprattutto all’inizio il dolore dei genitori. Ci siamo detti poco o nulla, perché in questi momenti è il silenzio della condivisione, della vicinanza, quello che dice tutto".

Ai funerali anche il vescovo Battaglia

"Siamo in attesa di una data nella quale poter celebrare le esequie del giovane – prosegue don Lombardo – spero prima della Pasqua, anche con la presenza del nostro vescovo don Mimmo Battaglia, che mi ha assicurato che farà di tutto per essere con noi. Sarà un momento di riflessione sulla parola di Dio e su questi eventi che lasciano una traccia profonda soprattutto nella vita dei ragazzi ai quali sto cercando di dare una mano per elaborare un lutto. Perché un lutto vissuto in adolescenza lascia una profonda ferita anche nella vita psicologica”.

“Come dice il nostro vescovo – conclude don Lombardo – bisogna fare un patto educativo, una sinergia tra Stato, Scuola, parrocchie e oratori. Se riuscissimo piano piano a far diventare questa ferita lacerante e dolorosa una feritoia attraverso la quale far passare un po’ di luce e di speranza per tutti, ecco Giovanni non sarà morto invano”.

L'autopsia venerdì 15 aprile

Intanto, gli esami autoptici sul corpo di Giovanni Guarino sono stati fissati per venerdì 15 aprile alle 16.30 all'obitorio dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. L'esame autotico dovrà stabilire quante siano state le ferite di arma da taglio che hanno colpito il ragazzo, quali e quante abbiano interessato gli organi vitali e fornire un quadro completo sulle cause del suo decesso. L'esame si terrà per rogatoria della Procura di Torre Annunziata.

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