Ucciso al luna park a Torre del Greco, i due 15enni fermati: “Siamo innocenti e vittime di rapina”
Hanno negato ogni coinvolgimento nella vicenda dell'accoltellamento di Giovanni Guarino, il 19enne di Torre del Greco ucciso domenica sera in un luna park di via Leopardi. Ed anzi, hanno spiegato di essere loro stessi vittime, di una rapina che si è consumata sul posto, durante la quale sarebbe stati anche picchiati. I due 15enni fermati lunedì sera lo hanno raccontato al giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Napoli, durante l'udienza di convalida che si è tenuta quest'oggi.
I due 15enni negano ogni accostamento
Assistiti dall'avvocato Mauro Porcelli, i due quindicenni hanno deciso di parlare quest'oggi con il gip durante l'udienza di convalida, durante la quale avrebbero spiegato non solo di non aver avuto alcun coltello con loro, ma anche di essere stati coinvolti in una rapina, durante la quale alcuni ragazzi avrebbero provato a rubare un orologio di valore ed una collanina d'oro. Nella rissa conseguente e che ha visto coinvolte numerose persone sarebbero stati anche picchiati, ma non avrebbero colpito nessuno, tantomeno con un coltello che nessuno dei due avrebbe avuto con sé.
L'autopsia venerdì 15 aprile
Intanto, gli esami autoptici sul corpo di Giovanni Guarino sono stati fissati per venerdì 15 aprile alle 16.30 all'obitorio dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. L'esame autotico dovrà stabilire quante siano state le ferite di arma da taglio che hanno colpito il ragazzo, quali e quante abbiano interessato gli organi vitali e fornire un quadro completo sulle cause del suo decesso. L'esame si terrà per rogatoria della Procura di Torre Annunziata.