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Fanno la pipì su un muro, due ragazzi massacrati ai Quartieri Spagnoli. Uno è grave

Due ragazzi sono stati pestati a sangue all’alba del 31 maggio nei Quartieri Spagnoli, nel centro storico di Napoli. La dinamica non è chiara e sono in corso indagini dei carabinieri; secondo una prima ricostruzione sarebbero stati aggrediti da una ventina di persone che li avevano sorpresi a urinare per strada nei pressi delle abitazioni; versione che però è stata smentita da una delle vittime.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Li avrebbero sorpresi mentre urinavano su un muro tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, dopo una notte passata nel centro storico. E sarebbe scattata la "punizione": li avrebbero aggrediti in trenta, e giù calci e pugni, fino a lasciarli esanimi e malridotti a terra. È una delle ipotesi dietro il violento pestaggio ai danni di due giovani napoletani che ieri mattina, 31 maggio, sono arrivati al Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo. Situazione ancora tutta da chiarire, su cui sono in corso indagini dei carabinieri, che stanno cercando di identificare i responsabili e ricostruire i motivi dell'aggressione.

I due abitano nel quartiere Pianura, periferia ovest di Napoli, sono entrambi già noti alle forze dell'ordine. Uno dei due, Emanuele R., 24 anni, è in gravi condizioni; non è in pericolo di vita, ma i medici lo hanno ricoverato in prognosi riservata per politrauma. L'amico, Gennaro C., 28 anni, se l'è cavata con 5 giorni di prognosi per trauma cranico e trauma contusivo alla mano sinistra, è stato già dimesso; alle forze dell'ordine ha detto di essere stato aggredito da una trentina di persone, ma non è stato in grado di spiegare i motivi di quella furia.

Al centro storico ci erano arrivati in scooter, probabilmente per passare la serata tra i locali della zona. Prima di tornare a casa, poi, si erano fermati ai Quartieri Spagnoli, in vico Lungo Gelso. Quello che è successo dopo è al centro delle indagini. C'è l'ipotesi della ritorsione di un gruppo di residenti, che potrebbe avere fatto ricorso alla giustizia fai da te per vendicarsi di quelli che identificavano tra i responsabili del degrado che si accompagna alle notti di movida; qualcosa, insomma, di già visto: a fine aprile un uomo, accusato di essere un ladro, è stato trascinato in strada e picchiato selvaggiamente, i video erano anche finiti sui social.

Ma al vaglio dei carabinieri ci sono anche altre piste, che con la movida e con il degrado potrebbero non avere nulla a che fare. Si parte dal profilo e dalle frequentazioni dei due coinvolti, che hanno dei precedenti ma non risultano inquadrati in contesti di criminalità organizzata. I militari stanno ricostruendo la dinamica anche grazie a testimonianze e alle registrazioni di alcune videocamere di sorveglianza. Uno dei giovani, contattato da Fanpage.it, ha smentito nettamente il particolare della pipì, raccontando che lui e il suo gruppo erano stati accusati di avere rotto un vaso e che l'aggressione era partita quando si erano rifiutati di consegnare 150 euro come risarcimento.

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