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Gemelline nate morte al Cardarelli, odissea dei genitori per seppellirle. L’ospedale replica: “Corpi mai scomparsi”

Una donna di Torre del Greco ha denunciato ai carabinieri la sua odissea per seppellire le sue due bimbe, nate morte nel novembre scorso al Cardarelli di Napoli.
A cura di Nico Falco
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Una gravidanza che sembrava andasse per il meglio, ma che poi è precipitata fino al parto prematuro; due gemelline morte, una subito e l'altra un'ora dopo; indicazioni contrastanti per la registrazione dei decessi e, alla fine, anche sulla presenza effettiva dei due piccoli corpi nell'obitorio, tanto da ritenere che fossero andati persi. È l'odissea che sta vivendo una coppia di Torre del Greco, che ha presentato un esposto presso la stazione locale dei carabinieri per chiedere che vengano chiarite le eventuali responsabilità della vicenda, avvenuta al Cardarelli di Napoli. L'ospedale ha replicato: i corpi sono nell'obitorio e aspettano che vengano ultimate le pratiche burocratiche per procedere con la sepoltura.

Parto prematuro, 34enne perde le gemelline che porta in grembo

I genitori si sono affidati al consulente legale Vincenzo Carotenuto, dello Studio 3A – Valore Spa, società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei cittadini. Le due gemelline, spiegano gli avvocati, erano perfettamente sane. A novembre, incinta di 5 settimane, la 34enne era andata dal suo ginecologo per una ecografia morfologica; l'esame era stato effettuato da un altro medico, che aveva confermato la buona salute dei due feti ma aveva rilevato il rischio di un aborto in quanto la cervice era molto dilatata. Il ginecologo aveva quindi prescritto una cura di mantenimento, con successiva visita due settimane dopo. Il 17 novembre la donna era tornata dal ginecologo, che l'aveva visitata: bimbe in salute ma cervice ancora più dilatata.

La ragazza era stata quindi ricoverata in quello stesso giorno al Cardarelli e tenuta sotto osservazione per evitare il parto prematuro: era alla 22esima settimana di gravidanza, le possibilità di salvare le bimbe in caso di nascita erano molto basse. Il 23 novembre, però, la donna aveva iniziato ad accusare i dolori del parto ed era stata portata in sala operatoria. La prima bimba era nata morta, l'altra era stata posta in incubatrice ma era deceduta un'ora dopo. In quella circostanza, riferiscono ancora i legali, il primario avrebbe detto alla coppia che la gravidanza si sarebbe potuta portare a termine regolarmente se fosse stato effettuato un cerchiaggio dell'utero, ovvero una operazione chirurgica con cui il collo dell'utero viene sigillato proprio per evitare il parto prematuro.

Gemelline nate morte, i corpicini "scomparsi" al Cardarelli

Dopo il parto, spiega lo Studio 3A, ci sarebbero state informazioni discordanti sulle modalità di registrazione. All'inizio sarebbe stato comunicato che per le due bimbe sarebbero state necessarie procedure diverse, essendo una delle due nata viva; poi, invece, sarebbe stato detto che entrambe erano nate morte e che il battito cardiaco era presente soltanto nel cordone ombelicale. Alcune settimane dopo le dimissioni, avvenute il 26 novembre, l'ospedale avrebbe nuovamente contattato la coppia, scusandosi per l'errata comunicazione precedente e spiegando che ci sarebbe stato bisogno di due procedure diverse.

I due erano quindi andato al Cardarelli per registrarla e, come chiesto, hanno portato in obitorio una busta che era stata consegnata loro nel reparto di Ostetricia. Pochi giorni prima di Natale, sarebbe arrivata una nuova telefonata: la bimba nata viva andava registrata all'anagrafe. Il 19 gennaio i genitori hanno quindi svolto le pratiche in Comune e si sono rivolti a un'agenzia funebre, mentre per quella nata morta avrebbe provveduto direttamente l'obitorio dell'ospedale. E a quel punto, si legge nell'esposto presentato alla stazione dei carabinieri di Torre del Greco, i genitori avrebbero avuto informazioni contrastanti da parte dell'obitorio, al punto da dubitare anche dell'effettiva presenza dei due corpi.

Il Cardarelli: "Le salme sono sempre state qui, aspettano la sepoltura"

L'ospedale Cardarelli ha comunicato che i corpi sono nell'obitorio e che da lì non si sono mai mossi, in attesa dell'espletamento delle pratiche per la sepoltura. Con una nota l'ospedale napoletano ha rinnovato "ancora una volta il cordoglio" per il lutto della coppia e ha fatto sapere di avere verificato nei dettagli quanto accaduto e quanto riportato dalla famiglia "al fine di sgomberare il campo da ogni dubbio". "In nessun momento i corpicini sono stati smarriti – si legge – anzi sono sempre stati custoditi presso l'obitorio in attesa che la famiglia provveda a quanto necessario per la sepoltura".

La replica di Studio 3A: "Speriamo che finalmente si possano seppellire"

Alla replica del Cardarelli lo Studio 3A ha risposto con una nota. "Siamo estremamente felici che questo increscioso problema sia risolto e che i corpicini delle gemelline si trovino in obitorio – si legge – era ciò che speravano con tutto il cuore i loro genitori. Adesso però confidiamo che il Cardarelli metta anche a disposizione della mamma e del papà e dell’impresa di onoranze funebri per poter dare loro, finalmente, una degna sepoltura, considerato che le due piccole sono spirate il 23 novembre, ossia quasi tre mesi fa, e che è da un bel pezzo che le stanno cercando, al punto da dover presentare un esposto ai carabinieri".

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