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Gaetano si sveglia dal coma: speranze per il giovane rimasto senza gambe dopo una lite nel traffico

Migliorano le condizioni di Gaetano Barbuto Ferraiuolo, il 21enne di Sant’Antimo (Napoli) a cui sono state amputate le gambe per le ferite causate da sei colpi di pistola: si sarebbe trattato di una ritorsione, il giovane sarebbe stato aggredito da un gruppo di ragazzi con cui aveva avuto un diverbio per motivi di viabilità.
A cura di Nico Falco
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Ha ripreso conoscenza Gaetano Barbuto Ferraiuolo, il ragazzo di 21 anni di Sant'Antimo (Napoli) gravemente ferito da una banda di giovani dopo una lite per una mancata precedenza; il ragazzo, colpito da 6 proiettili alle gambe, è stato sottoposto ad una delicata operazione chirurgica: le pallottole gli hanno distrutto le gambe, i medici hanno dovuto amputargliele. Nei giorni scorsi le sue condizioni di salute sono migliorate e i medici hanno deciso di interrompere il coma farmacologico; ora il giovane verrà seguito da due psicologi, che dovranno aiutarlo soprattutto nel percorso di accettazione della nuova vita che lo aspetta.

Gaetano, che lavora col padre nell'attività di famiglia, è incensurato e non risulta coinvolto in dinamiche criminali di alcun genere. Era stato ferito nella notte del 21 settembre, sul corso Europa, a Sant'Antimo. Quello che è successo in quelle ore è stato raccontato dall'amico che era con lui in macchina, rimasto sostanzialmente illeso. Stando a quanto ha raccontato il giovane, i due avevano avuto un diverbio con un gruppo di giovani per motivi legati alla viabilità, per una mancata precedenza; poco dopo erano stati inseguiti da quegli stessi ragazzi e, quando Gaetano si era fermato, era stato aggredito: prima un colpo col calcio della pistola alla testa, poi sette proiettili calibro 9×21, dei quali 6 andati a segno, verso le gambe mentre era ancora in macchina.

Le ferite, e la successiva infezione, hanno reso necessaria l'amputazione delle gambe. I genitori di Gaetano hanno lanciato un appello, chiedendo chiunque abbia elementi utili per risalire all'identità dei responsabili di aiutare le forze dell'ordine, anche in forma anonima. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, coordinate dal pm Veronica Soriano della procura di Napoli Nord.

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