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Furto del “Salvator Mundi” dalla Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli: fermate sei persone

Il dipinto, copia del famoso quadro di Leonardo Da Vinci, era stato ritrovato nel gennaio del 2021, dopo essere stato trafugato dalla Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli.
A cura di Valerio Papadia
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Il Salvator Mundi esposto a San Domenico Maggiore.
Il Salvator Mundi esposto a San Domenico Maggiore

Sono sei le persone fermate per il furto del dipinto "Salvator Mundi", copia dell'inestimabile e più famoso dipinto di Leonardo Da Vinci, che era stato rubato dalla Basilica di San Domenico Maggiore, nel cuore di Napoli, e poi ritrovato nel gennaio del 2021. Nella mattinata di oggi, martedì 26 aprile, i carabinieri del ROS e gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale del capoluogo, hanno eseguito sei provvedimenti di fermo di indiziati di delitto, emessi dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di altrettante persone: si tratta di Ferrigno Pasquale, Fusaro Marco e Boscaglia Tommaso, accusati di furto aggravato e di Esposito Vincenzo, Mauro Antonio e De Rosa Domenico, accusati invece di ricettazione, tutti delitti aggravati dalla finalità dell'agevolazione mafiosa.

Il quadro realizzato da un allievo di Leonardo Da Vinci

Il Salvator Mundi custodito nella Sala degli Arredi Sacri della Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli è, come detto, una copia del famosissimo quadro di Leonardo Da Vinci: l'originale è stato venduto all'asta da Christie's di New York per 450 milioni di euro. La copia "napoletana", per così dire, è sicuramente di minor valore, ma non di minor interesse culturale, storico e artistico: si stima, infatti, che l'opera sia stata realizzata da un allievo proprio di Leonardo Da Vinci, nel secondo decennio del XVI secolo.

Il quadro ritrovato nel 2021

Dopo essere stato trafugato, il quadro è stato ritrovato il 16 gennaio del 2021 in un appartamento di via Strada Provinciale delle Brecce, periferia orientale di Napoli. Nell'occasione, poco lontano dall'abitazione, le forze dell'ordine rintracciarono un 36enne, incensurato, che venne accusato di ricettazione. Le indagini congiunte di carabinieri e polizia hanno permesso, un anno dopo il ritrovamento, di rintracciare i colpevoli del furto e della ricettazione del dipinto.

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