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Fucile puntato su un bambino durante una rapina: preso anche il terzo della banda

Arrestato anche il terzo componente dalla banda della rapina di Casavatore, quando i banditi puntarono fucili sui clienti: tra questi anche un bimbo di 3 anni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Preso anche il terzo ed ultimo componente della banda che lo scorso ottobre assaltò armata di fucili e kalashnikov una pizzeria a Casavatore, nel Napoletano. Durante la rapina, i banditi non esitarono a puntare il fucile addosso ad un bambino di soli tre anni: dopo i primi due arresti dello scorso novembre, oggi sono scattate le manette anche per il terzo, l'uomo armato di fucile a canne mozze, che fece parte del commando che seminò il terrore tra i clienti del ristorante pizzeria "Un posto al sole" di Casavatore, scappando poi con un cospicuo bottino.

Il terzo arrestato

L'uomo arrestato oggi è un 23enne napoletano, e dovrà rispondere di rapina aggravata. A novembre erano stati identificati e arrestati gli altri due, ovvero quello armato di kalashnikov e quello nel ruolo di "filatore", ovvero che aveva indicato ai complici quali fossero le vittime da rapinare. Mancava all'appello solo l'uomo armato di fucile a canne mozze, che dopo essere stato identificato è stato quest'oggi raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Nord. Indagini condotte grazie anche a intercettazioni telefoniche, analisi di tabulati telefonici, e naturalmente l'analisi dei filmati di videosorveglianza, con strumenti in grado di esaltare meglio i dettagli delle registrazioni.

La rapina del 9 ottobre 2021

La rapina era avvenuta lo scorso 9 ottobre 2021, presso il ristorante "Un Posto al Sole" di Casavatore: dalle immagini dell'impianto di videosorveglianza, si vedevano gli uomini armati fare irruzione all'interno della pizzeria attorno alle 22.45, con volto coperto e guanti. Due di loro erano armati rispettivamente di un kalashnikov ed un fucile a canne mozze, e non esitarono a puntarli contro i clienti, tra cui un bambino di tre anni. Il bottino fu di orologi e monili, prima di fuggire a bordo di un T-Max guidato da un terzo complice, che attendeva all'esterno. Le immagini fecero rapidamente il giro della Rete, suscitando anche profonda indignazione di fronte all'immagine di un bambino di tre anni con un fucile puntato in faccia.

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