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Frana ad Amalfi, aperta un’inchiesta per disastro colposo

La Procura di Salerno ha aperto una inchiesta sulla frana che ieri, martedì 2 febbraio, ha travolto la strada statale 163 ad Amalfi: l’ipotesi di reato è quella di disastro colposo. Oggi, il consulente tecnico individuato dalla Procura ha effettuato un primo sopralluogo sul posto, accompagnato dai carabinieri.
A cura di Valerio Papadia
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C'è anche una indagine della Procura di Salerno sulla frana che ieri, martedì 2 febbraio, ha investito la strada statale 163 ad Amalfi, perla dell'omonima Costiera, provocando ingenti danni, nonché difficoltà al traffico automobilistico: i magistrati salernitani hanno aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di disastro colposo. Già nella giornata odierna, il consulente tecnico individuato dalla Procura per accertare le cause che hanno provocato la frana, si è recato sul posto, accompagnato dai carabinieri della compagnia di Amalfi, per effettuare un primo sopralluogo dell'area che sovrasta la statale 163, cosiddetta Amalfitana. Agli inquirenti spetta ora il compito di stabilire le cause precise che hanno portato al crollo di una porzione di costone e se, per esso, vi siano responsabilità da parte di terzi.

De Luca: "Costruiremo un viadotto"

Intanto, sul luogo della frana si continua a lavorare senza sosta per mettere in sicurezza il costone. Sabato prossimo invece, 6 febbraio, come stabilito dal governatore campano Vincenzo De Luca, si terrà una riunione tra la Regione, il Dipartimento di Protezione Civile della Campania, il sindaco di Amalfi Daniele Milano e l'Anas, nella quale si deciderà il piano di interventi da attuare per ripristinare la strada statale Amalfitana.

A proposito della viabilità in Costiera e della frana, proprio il presidente della Regione Campania De Luca, oggi, ha dichiarato: "In questo momento c'è un'emergenza in Costiera Amalfitana per la frana che ha distrutto la sede stradale, dovremo realizzare un viadotto, perché abbiamo il blocco della mobilità da Amalfi verso Positano e Agerola. Servono vie di fuga che ci consentano di non rimanere isolati in caso di problemi idrogeologici. Noi puntiamo alle ricorse del Recovery Plan".

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