Focolaio di coronavirus nel Vesuviano: 87 casi positivi, molti di rientro dalle vacanze
Aumentano i casi positivi al coronavirus nel territorio Vesuviano, alle porte di Napoli. Nella piana del Vesuvio, i casi sono già 87 in pochi giorni, molti dei quali di rientro dall'estero. Ma il SARS-CoV-2 in realtà sembra non essere mai del tutto scomparso dalla zona, "riapparendo" e contagiando anche persone che apparentemente non hanno link epidemiologici chiari. Tanti i comuni interessati: da San Giorgio a Cremano ad Ercolano passando per Somma Vesuviana, Torre del Greco e Ottaviano, i casi continuano ad aumentare giorno dopo giorno.
A San Giorgio a Cremano, primo comune al termine del territorio urbano di Napoli, i casi sono già 14: cinque migranti, ospedalizzati sebbene asintomatici, ed altre nove persone rientrate dalle vacanze. Anche ad Ercolano i casi sono in aumento: 11 quelli accertati11 quelli accertati, otto dei quali nelle ultime 48 ore. Si tratta di persone rientrate dalla Sardegna e dall'estero per le vacanze, ma anche un dipendente comunale ed un 83enne del posto. Nei comuni vicini, contagi in aumento: Torre del Greco conta 7 positiviTorre del Greco conta 7 positivi, 4 sono a San Sebastiano al Vesuvio, altri 6 a Somma Vesuviana.
Quindici invece le persone positive ad Ottaviano, mentre la situazione più critica è al momento quella di San Giuseppe Vesuviano, che conta 14 contagi di cui 6 nelle ultime 24 ore: tutti i sei erano appena rientrati dalle vacanze. Casi positivi anche a Cercola (4), Portici (6), Torre Annunziata (3), Pompei (1) e Terzigno (1). E iniziano già le prime limitazioni: a Cercola, da sabato torna in vigore l'obbligo delle mascherine all'aperto a prescindere dall'orario, mantenendo anche la distanza interpersonale di almeno un metro tra le persone, con divieto di assembramenti.