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Finti finanzieri sequestrano una coppia a Teverola e chiedono 100mila euro: 3 arresti

Tre uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver preso parte al commando che, il 12 settembre, fece irruzione in una abitazione di Teverola (Caserta). Fingendosi finanzieri, i tre si erano fatti aprire la porta e avevano minacciato una coppia, intimando di consegnare 100mila euro in 48 ore. Sono stati bloccati due giorni dopo, quando erano tornati per prendere i soldi.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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I mille euro che avevano trovato in casa non erano abbastanza. E così il commando aveva dato un ultimatum: 100mila euro, da consegnare entro due giorni. Ma, invece dei soldi, sono arrivate le manette. In 48 ore i carabinieri della Compagnia di Aversa hanno identificato e arrestato tre uomini: sono accusati di avere fatto parte del commando che, fingendosi militari della Guardia di Finanza, ha fatto irruzione in una villa di Teverola (Caserta) e ha sequestrato una coppia di coniugi con l'intenzione di rapire la donna e scambiarla col denaro. I tre indagati sono accusati di rapina con sequestro di persona e di tentata estorsione; sono Vincenzo Gigante e Ruggiero Catapano, 40 e 29 anni, di Napoli, e Raffaele Vitiello, 49 anni, di Torre Annunziata (Napoli); le ricerche proseguono per identificare il quarto complice.

L'irruzione è avvenuta all'alba del 12 settembre scorso. Quattro persone, con pettorina d'ordinanza e volto coperto da mascherina, si sono presentate alle 6 del mattino davanti alla porta di un'abitazione di Teverola. Si sono qualificate come finanzieri e, appena il padrone di casa ha aperto l'uscio, uno di loro ha puntato la pistola ordinando di aprire la cassaforte. L'uomo e la moglie sono stati immobilizzati e i rapinatori hanno messo a soqquadro l'abitazione. In casa, però, c'erano circa mille euro. Così i criminali hanno ordinato ai due di preparare centomila euro, che avrebbero dovuto consegnare entro due giorni. Inizialmente, hanno successivamente raccontato le vittime, avevano intenzione di rapire la donna per poi scambiarla col denaro.

Le indagini sono partite poche ore dopo, condotte dai carabinieri della Sezione Operativa di Aversa. Il lunedì successivo, 14 settembre, giorno fissato per la consegna del denaro, i militari hanno organizzato un servizio di appostamento nei pressi dell'abitazione della vittima e hanno individuato i tre indagati, che si aggiravano nei paraggi a bordo di una Lancia Y nera. I criminali hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati dalle pattuglie e controllati. Addosso avevano un vecchio cellulare con una sim che, è emerso dai successivi accertamenti, era stata usata per contattare il telefono fisso delle vittime. Nelle loro case, invece, i carabinieri hanno trovato due proiettili, uno calibro 7,65 Parabellum ed uno 7,65 G.F.L., un passamontagna di colore nero, una carta d’identità elettronica falsa ed altri due telefoni cellulari. Gigante, Ruggiero e Vitiello, su disposizione del pm della Procura della Repubblica di Napoli Nord, sono stati trasferiti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere; per i tre, dopo l'interrogatorio di garanzia, il giudice ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere richiesta dalla Procura.

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