50 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Figlio del boss picchia ragazza trans, Falanga: “Situazioni infelici in cui spesso si trova consenso”

Antinoo Arcigay esprime solidarietà alla ragazza trans picchiata a Napoli dal figlio del boss e insultata in una successiva diretta su Tiktok.
A cura di Nico Falco
50 CONDIVISIONI
Immagine

Il caso della ragazza trans picchiata dal figlio del boss "non fa altro che chiarire come la cultura camorristica abbia reso profondamente violento l’eteropatriarcato, il machismo e il sessismo". Così Daniela Lourdes Falanga, referente per le politiche transessuali di Antinoo Arcigay Napoli e delegata alla Legalità, contrasto alle mafie e carceri nella segreteria nazionale Arcigay, sulla vicenda della giovane aggredita a metà gennaio a Napoli.

Sulla storia, anticipata da Fanpage.it, è stato aperto un fascicolo dalla sezione Fasce Deboli della Procura di Napoli. Il giovane figlio del capoclan ha successivamente voluto dare la sua versione dell'accaduto sfruttando TikTok; in una diretta a cui hanno preso parte quasi 5mila persone e in cui la ragazza è stata ripetutamente insultata ha detto di averla conosciuta quella sera stessa e ha ammesso di averla colpita con un calcio, spiegando di averlo fatto perché "sotto choc" e perché si era sentito ingannato.

Le sue parole hanno raccolto numerosi consensi: in tanti gli hanno dato ragione. E proprio su questo aspetto si sofferma Daniela Falanga nel comunicato con cui, a nome di Antinoo Arcigay, esprime vicinanza alla vittima:

La camorra non ha solo definito i confini di spazi e delegittimato chiunque democraticamente investe nelle proprie esistenze, ma ha strutturato un piano di relazioni in cui tutto è perfettamente incasellato per descrivere i generi, per realizzare una supremazia di genere, per rivendicarla fino a demolire qualsiasi cosa la faccia vacillare.

E io da figlia di un boss della camorra e donna trans, da sempre impegnata nella difesa delle libertà individuali e nella lotta contro le mafie, vorrei incontrare la vittima per mostrarle tutta la nostra vicinanza e vorrei anche provare ad incontrare e cambiare questi ragazzi per proiettarli in una visione diversa rispetto a quanto hanno assorbito, affinché si evitino situazioni tanto infelici in cui troppo spesso si trova consenso.

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views