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Falsi tamponi per andare al party a Dubai: li facevano i medici ai familiari del boss Bosti

Due medici ai domiciliari: avrebbero fatto ottenere tamponi e certificati falsi ai familiari del boss Bosti, ai vertici dell’Alleanza di Secondigliano.
A cura di Nico Falco
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Alcuni familiari del boss Bosti, ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano, avevano programmato di passare il Capodanno a Dubai, ma due di loro erano risultati positivi al Covid. E così avevano cercato un modo per aggirare il problema e per partire lo stesso: per 300 euro si erano procurati dei falsi tamponi tramite l'aiuto di due medici e del proprietario di un centro di analisi del Napoletano. Il sistema era stato però svelato alla partenza, in aeroporto, con i controlli a campione. È la ricostruzione degli inquirenti che ha portato all'ordinanza cautelare eseguita oggi dalla Squadra Mobile di Napoli: arresti domiciliari per due medici, obbligo di presentazione per un uomo e divieto di svolgere la professione per 12 mesi per il titolare del centro analisi.

Falsi tamponi per volare a Dubai

I domiciliari sono stati disposti per Grazia Romairone e per Bruno Bevilacqua, entrambi medici di base, mentre la sospensione dalla professione è stata disposta per Roberto Gasso, del centro di analisi omonimo di San Giorgio a Cremano (Napoli): sono accusati di corruzione e falso. Esposito Salvatore, destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è invece gravemente indiziato di corruzione, falso e falsa attestazione a pubblico ufficiale.

La famiglia Esposito, secondo gli inquirenti, avrebbe consegnato a Gasso, grazie all'intermediazione della Romairone, 300 euro per ottenere la falsificazione dei referti sui tamponi effettuati a Maria Bosti, figlia del boss, e a Susy Esposito, entrambe positive; a fare il test al posto delle donne si sarebbe presentato Salvatore Esposito, che avrebbe poi presentato le false certificazioni ai pubblici ufficiali in aeroporto. La partenza fu bloccata a Fiumicino: la famiglia fu sottoposta a un controllo Covid a campione e venne accertata la positività delle due donne.

I finti certificati vaccinali a 4mila euro

La dottoressa Romairone risulta coinvolta anche in un altro episodio: dietro pagamento di 4mila euro avrebbe fatto da tramite per far ottenere a Luca Esposito, genero del boss Bosti, e a Susy Esposito, affinché ottenessero dal dottor Bevilacqua false certificazioni attestanti l'avvenuto vaccino, in modo da avere il Green Pass.

Bevilacqua, che all'epoca era già interdetto dai pubblici uffici, è inoltre indagato perché avrebbe rilasciato false certificazioni vaccinali anche ad altre persone, da alcune delle quali avrebbe ricevuto dei pagamenti. Per questa vicenda Maria Bosti e Luca Esposito erano stati sottoposti a fermo della Direzione Distrettuale Antimafia il 17 gennaio 2022 e sono attualmente sottoposti agli arresti domiciliari.

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