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Faida di camorra a Fuorigrotta: colpi di pistola vicino al luogo dell’agguato mortale

La Polizia è intervenuta in via Costantino, a Fuorigrotta, zona ovest di Napoli, per segnalazione di colpi d’arma da fuoco. Nella zona abita Vitale Troncone, pregiudicato scarcerato di recente e ritenuto a capo del gruppo malavitoso omonimo. Sul posto non sono stati trovati segni di proiettili. Tre giorni fa analoga segnalazione poco distante, era stato rinvenuto un bossolo.
A cura di Nico Falco
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Dei colpi d'arma da fuoco sarebbero stati esplosi nella serata di oggi, 29 marzo, in via Costantino, a Fuorigrotta, nella zona occidentale di Napoli. Le segnalazioni sono arrivate intorno alle 20:30, sul posto le forze dell'ordine non hanno trovato bossoli né danni. Nelle vicinanze abita Vitale Troncone, scarcerato pochi mesi fa e ritenuto a capo del gruppo che porta il suo cognome. La vicenda, su cui sono in corso accertamenti, potrebbe inquadrarsi nelle recenti frizioni tra gruppi di camorra nell'area ovest, che pochi giorni fa hanno portato all'omicidio di Antonio Volpe, ritenuto referente in zona per il clan Baratto-Bianco.

Il 26 marzo, nel pomeriggio, la polizia era intervenuta nella stessa zona, sempre per colpi d'arma da fuoco: le segnalazioni parlavano di spari in via Caio Duilio, che si trova a pochi passi da via Costantino, ma una volta sul posto gli agenti avevano rinvenuto soltanto un bossolo e nessuno si era fatto avanti per raccontare cosa fosse successo. L'omicidio risale a 11 giorni prima, il 15 marzo. Volpe, 77 anni, che gestiva una tabaccheria in una traversa di via Leopardi, nella zona cosiddetta del "serpentone", è stato ucciso a colpi di pistola mentre tornava a casa. Il luogo dell'omicidio dista meno di duecento metri da quelli delle segnalazioni dei colpi di pistola.

Tre giorni dopo, il 18 marzo, un uomo si era presentato negli uffici del commissariato San Paolo e aveva raccontato di avere trovato un'arma nel giardino della sua abitazione, in via Brigata Bologna. La pistola, una Walther P38 calibro 9 con matricola abrasa, era stata recuperata dagli agenti: sono in corso accertamenti balistici ma è risultata compatibile con quella utilizzata per l'omicidio in via Leopardi. L'area di via Brigata Bologna sarebbe secondo gli inquirenti sotto l'influenza del clan camorristico Troncone.

La famiglia Troncone, tramite i legali Antonio Abet e Andrea Lucchetta, ha rappresentato "la totale estraneità del signor Vitale Troncone, nonché della sua famiglia, in riferimento sia all’episodio attinente l’omicidio Volpe, sia in merito ai successivi episodi avvenuti in data 25 marzo 2021". "Si rappresenta – si legge in una nota degli avvocati – che verranno depositati al più presto, presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, prove documentali attestanti la assoluta estraneità ai fatti avvenuti nel quartiere di Fuorigrotta".

(articolo aggiornato il 31 marzo 2021 alle 10:45)

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