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Estorsioni ai commercianti di Castellammare, venivano guidate dal carcere: 10 arresti nel Rione Moscarella

La Polizia di Stato ha sgominato il clan del Rione Moscarella, operante a Castellammare di Stabia e nelle zone limitrofe: il gruppo criminale si dedicava prevalentemente alle estorsioni, ma anche allo spaccio di droga.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Sgominato il clan del Rione Moscarella, complesso di edilizia popolare di Castellammare di Stabia, che operava nella città all'ombra del Vesuvio e nelle aree limitrofe: 10 persone sono state arrestate (9 in carcere, una agli arresti domiciliari), dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, mentre un'altra persona è stata sottoposta all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria; sono indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’associazione camorristica denominata clan del Rione Moscarella.

Le estorsioni pianificate e dirette dal carcere

In particolare, durante le indagini, condotte dal Sisco (Sezioni investigative del servizio centrale operativo) e dallo Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato, nonché dalla Squadra Mobile di Napoli, sono emersi vari episodi di estorsione messi in atto dagli indagati ai danni di vari commercianti della zona. Inoltre, uno degli indagati, nonostante fosse già detenuto, intratteneva ancora rapporti con i sodali, al fine di pianificare e dirigere le attività estorsive.

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