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Eruzione Vesuvio e Campi Flegrei: “Rischio di mancato allarme, impossibile evacuare tutti insieme”

Un nuovo studio condotto dal Cnr elabora le strategie di evacuazione possibili da attuare in caso di eruzione del Vesuvio o dei Campi Flegrei, considerata l’area vulcanica più pericolosa al mondo. Secondo gli esperti, visto anche l’alta probabilità di un mancato allarme, non è possibile evacuare tutti insieme, ma bisogna procedere ad una evacuazione graduale e progressiva.
A cura di Valerio Papadia
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Un nuovo studio, condotto dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) svela i possibili scenari e le plausibili strategie di evacuazione da adottare in caso di eruzione del Vesuvio o dei Campi Flegrei, considerata l'area vulcanica più pericolosa al mondo, vista la presenza nel complesso di circa 3 milioni di persone che vivono a meno di 20 chilometri da una possibile bocca eruttiva. Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Natural Hazard and Earth System Sciences della European Geoscience Union, sarebbe pressoché impossibile procedere ad una evacuazione massiccia e improvvisa dell'intera area, visto anche l'alto rischio di un mancato allarme: bisognerebbe, invece, programmare una evacuazione graduale e progressiva e scoraggiare la residenzialità nell'area vulcanica partenopea.

"La mitigazione del rischio vulcanico nelle aree densamente popolate non può basarsi soltanto sulla previsione dell’eruzione e sulla possibilità di evacuare centinaia di migliaia di persone in pochi giorni. Come dimostrano le statistiche a livello mondiale, infatti, la previsione delle eruzioni è oggi una scienza estremamente imprecisa, che riesce a dare risposte efficaci soltanto nel 20% o, nelle condizioni migliori, nel 30% dei casi" ha spiegato Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell'Ingv e affiliato all'Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr, nonché rappresentante titolare delle Associazioni dell’International Union of Geodesy and Geophysics (IAVCEI-IUGG).

Secondo Claudia Troise, primo ricercatore Ingv e anche lei affiliata all'Ino: "L’alta probabilità di mancato allarme, unita ad una probabilità egualmente molto alta di falso allarme, rende di fatto estremamente critica la responsabilità politica di spostare repentinamente centinaia di migliaia di persone dalle zone rosse attualmente definite. Il costo, in termini di vite umane, di un mancato allarme, è altissimo. Ed il costo, economico ed in termini sociali di un falso allarme, è in questa condizione ugualmente insostenibile".

La precisazione dell'Ingv

In merito allo studio pubblicato su Natural Hazard and Earth System Sciences, l'Ingv ci ha tenuto a precisare in una nota: "L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è estraneo alle affermazioni contenute nell’articolo pubblicato sulla rivista Natural Hazard and Earth System Sciences della EGU dal titolo ‘The Volcanoes of Naples: how effectively mitigating the highest volcanic risk in the World?’. Pertanto, dissociandosi da quanto in esso riportato che non è stato condiviso internamente all'Istituto, il contenuto e le valutazioni esposte nell'articolo sono il frutto esclusivo dell’opera intellettuale degli autori dell'articolo che operano nell’ambito della libertà di pensiero ed espressione sancita dalla Carta Europea dei diritti dei ricercatori".

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