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Elezioni Napoli 2021, Ciarambino (M5S): “Prima legge speciale per Napoli, poi rompere l’isolamento”

La leader del Movimento 5 Stelle è chiara: “Il Comune di Napoli ha un debito di 2,7 miliardi, in queste condizioni non si può governare, la priorità è una legge salva Napoli, poi dopo ragioneremo sul candidato Sindaco”. Pd e M5S al lavoro per la norma che salverebbe l’amministrazione comunale nei prossimi anni, ma la crisi di governo ha fermato tutto. “Amendola? Un bravo ministro sta facendo un gran lavoro. Fico? Conosco l’amore per la città ma è già presidente della Camera, fuori luogo immaginare altri ruoli per lui”.
A cura di Antonio Musella
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Proseguono le interviste di Fanpage.it sulle prossime elezioni comunali di Napoli. Valeria Ciarambino, leader in Campania del Movimento 5 Stelle e vice presidente del consiglio regionale della Campania, lancia l'allarme dei conti in rosso al Comune di Napoli. L'ipotesi è quella di una legge speciale per Napoli, ne stanno discutendo in queste settimane Partito Democratico e M5S, che dovrebbero presentarsi insieme alle elezioni comunali di Napoli. I confronti tra i parlamentari campani delle due principali forze di governo, sono stati rallentati dalla crisi aperta da Italia Viva con Giuseppe Conte. Ma come ricorda la leader grillina, senza una legge che salvi il Comune di Napoli (e non solo) sarà difficile immaginare un candidato autorevole e una coalizione vincente alle prossime amministrative.

Prima la legge per Napoli, poi il resto

Fanpage.it lo aveva anticipato un po' di tempo fa, la situazione drammatica delle casse del Comune di Napoli rischia di scoraggiare i big dal correre per il vertice di Palazzo San Giacomo. Così mentre la maggioranza uscente ha già in campo la candidatura di Alessandra Clemente ed il centrodestra sembra ormai orientato sul magistrato Catello Maresca, le forze di governo non hanno ancora un candidato. Lecito pensare che proprio l'evolversi della crisi di governo e la legge "salva Napoli" siano condizioni decisive per mettere in campo davvero l'alleanza Pd-M5S. "Io parto da un punto – spiega la Ciarambino – il Comune di Napoli ha un disavanzo di 2,7 miliardi di euro, una montagna insormontabile che non permette di vedere un orizzonte. Chiunque sarà il prossimo Sindaco, se questo disavanzo resta tale, non potrà che dichiarare il dissesto dell'Ente o in ogni caso non avrà la possibilità di operare un cambiamento vero. Noi non possiamo che partire da questa priorità, mettere Napoli nelle condizioni di essere governata".  Per la vice presidente del consiglio regionale:" Napoli ha bisogno di un Sindaco che sappia rompere l'isolamento in cui è caduta la città negli ultimi anni, un Sindaco capace di interagire con tutti i livelli istituzionali, solo così si potrà rilanciare la città". Una sfida importante che non può che essere raccolta solo da una figura di alto profilo. I nomi in campo sono noti da mesi, in particolar modo il Ministro Enzo Amendola e il Presidente della Camera Roberto Fico: "Conosco meno Amendola – sottolinea la leader dell'M5S – so che è un bravo ministro di questo governo è stata facendo un grande lavoro sugli affari europei, conosco benissimo Roberto Fico e il suo amore per Napoli, ma Roberto sta svolgendo il ruolo di Presidente della Camera e pensare ad altri incarichi per lui in questo momento mi sembra fuori luogo".

Grandi progetti sprecati, ora usare al meglio il Recovery fund

Insomma per la Ciarambino prima serve la legge per Napoli e poi stringere sull'identikit dell'uomo capace di riconnettere Napoli con il resto delle istituzioni regionali e nazionali. "Faccio due esempi paradossali – spiega la consigliera regionale – Napoli ha avuto i soldi per il progetto UNESCO del centro storico ed il grande progetto del porto di Napoli, occasioni che servivano per riqualificare e rilanciare la città, sono state occasioni sprecate a causa di una amministrazione inerme, inerte e incapace di dialogare con gli altri livelli istituzionali". Con il Recovery fund del programma Next Generation Europe, miliardi di euro saranno spesi sui territori: "Ora abbiamo un'occasione storica – spiega la Ciarambino – i soldi del Recovery fund, ecco bisogna accrescere la capacità amministrativa del Comune di Napoli per poter spendere quei soldi e per poter immaginare un rilancio di Napoli in chiave internazionale".  Il futuro del Comune di Napoli sembra essere legato indissolubilmente alle casse dell'Ente. O si interviene e assisteremo ad una competizione vera tra tutte le forze politiche, oppure il rischio è di uno scenario molto complesso in cui in pochi vorranno cimentarsi.

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