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Elezioni amministrative Napoli 2021

Elezioni Comunali di Napoli 2021, Caldoro lancia Catello Maresca: “È il nome giusto”

L’ex governatore lancia il magistrato napoletano alla corsa per Palazzo San Giacomo: “È l’uomo giusto, costruiamo un progetto intorno a lui lasciandogli però autonomia”. Sì ad una legge speciale per Napoli e subito 25 miliardi per il Sud sul recovery fund per rimettere in pari i cittadini del Sud con quelli del Nord. “Abbiamo in mente una grande Napoli, dobbiamo lavorare su questo”
A cura di Antonio Musella
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Intervistato da Fanpage.it Stefano Caldoro, leader di Forza Italia in Campania e capo dell'opposizione in consiglio regionale, ha fatto il punto della situazione politica interna al centrodestra in vista delle elezioni comunali di Napoli. Il nome su cui Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia vorrebbero puntare si sussurra da diverse settimane, è quello di Catello Maresca, magistrato napoletano che catturò il boss della camorra dei casalesi Michele Zagaria. L'ex governatore rompe gli indugi e lancia apertamente la candidatura di Maresca a Sindaco di Napoli: "Catello Maresca è un nome autorevole perché ha fatto bene il magistrato, con grandi successi" sottolinea Caldoro.

Maresca uomo giusto per Napoli

Il suo nome era venuto fuori già in occasione delle elezioni regionali, quando il centrodestra discuteva sulla figura da contrapporre a Vincenzo De Luca. Maresca era uno dei nomi possibili, ma alla fine la spuntò proprio Stefano Caldoro che ora ne riconosce la centralità rispetto alla competizione elettorale che nella primavera prossima deciderà il nuovo Sindaco di Napoli. "E' una figura che vuole mettersi in gioco, è autonomo dai partiti, il che non vuol dire che sia indipendente perché nelle grandi scelte politiche i partiti sono fondamentali, ma gli va lasciata questa sua autonomia civica e professionale" spiega il leader del centrodestra campano. "Noi dobbiamo costruire una coalizione intorno a lui – prosegue l'ex governatore – dobbiamo accompagnarlo con un grande progetto per Napoli, è sicuramente il nome più forte e più giusto per tutta una serie di motivi, poi dipende sempre da quello che si vuole fare, perché nessuna candidatura è buona di per se". Mentre la maggioranza uscente di Luigi De Magistris ha già lanciato da mesi la candidatura di Alessandra Clemente, il centrosinistra che vede Pd e M5S probabili alleati alle comunali di Napoli è ancora in ritardo sulla scelta del candidato. Da ambienti vicini al centrodestra proprio negli ultimi giorni sono circolati alcuni sondaggi commissionati su sfide di 1 contro 1. Maresca risulterebbe vincente con margine sia contro il Ministro agli affari europei Vincenzo Amendola che contro il Ministro dell'Università Gaetano Manfredi, tra i possibili candidati dell'alleanza Pd-M5S solo il presidente della Camera Roberto Fico darebbe del filo da torcere al magistrato napoletano. "Noi abbiamo in mente una grande Napoli – dice Caldoro – qualcuno vorrebbe una Napoli di derivazione salernitana e questo non è possibile" riferendosi alle mire del governatore Vincenzo De Luca sulla scelta del candidato Sindaco di Napoli.

Si ad una legge per Napoli e nuovi criteri per il Recovery Fund

Caldoro ha parlato anche della necessità di sostenere la futura amministrazione comunale di Napoli, con particolare riferimento all'utilizzo del Recovery Fund del programma Next Generation Europe che porterà all'Italia 209 miliardi di euro di investimenti. "Ora non possono dirci che i soldi per il Sud non ci sono più – spiega Caldoro – ma il Recovery Fund è come una gara di atletica perché ci giochiamo il futuro, ma in questa gara non partiamo tutti dallo stesso blocco di partenza, i cittadini del Sud partono 10 metri indietro". Poi la proposta: "I 209 miliardi non bastano per restituire al Sud quello che è stato tolto, servono 25 miliardi da togliere ai 209 e destinarli al Sud, su asili nido, assistenza, sicurezza, politiche sociali, solo in questo modo riusciremo a rimetterci in pari con i cittadini del Nord". Il tema delle risorse risulta decisivo per il Comune di Napoli, soffocato dai debiti e con pochissime entrate ormai da anni. "Per fare una grande Napoli noi siamo d'accordo ai grandi investimenti ed anche ad una legge speciale per Napoli, ma non una legge che sia a vantaggio di una parte politica, ma una legge che sia sufficiente ad una grande operazione di rilancio della città".

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