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De Magistris ci è rimasto male: “Manfredi si prende i meriti delle cose che ho fatto io a Napoli”

L’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris è arrabbiato: vorrebbe gli fossero riconosciuti i meriti per le opere che l’attuale primo cittadino Gaetano Manfredi sta portando a compimento.
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Luigi De Magistris, l'ex sindaco di Napoli ora in cerca di nuova occupazione – oltre quella di commentatore in tv e sui social – l'ha presa malissimo: ogni giorno si lamenta di quanto di nuovo c'è al Comune di Napoli. Che arrivi Mario Draghi col suo "patto per Napoli" o vi siano sono le prove dei nuovi treni della metropolitana e perfino due alberelli piantati in una piazzetta, per Dema è uno stillicidio: si sente defraudato di qualcosa. Ed è proprio lui a spiegarlo, nei comunicati stampa diffusi ormai a cadenza quotidiana, contro tutto e tutti:

Quello che però non è consentito, per onestà intellettuale ed amore della verità, è che la giunta Manfredi si intesti opere e servizi che sono invece frutto della nostra azione amministrativa.

Questa operazione di propaganda menzognera va respinta: dai lavori terminati in galleria Vittoria, alla piantumazione degli alberi, da piazza Municipio a piazza della Repubblica, dall'Ipogeo sotto piazza Plebiscito ai treni della metro.

Colui che per 10 anni è stato sulla poltrona municipale è preso dalla cosiddetta "sindrome Pippo Baudo": rivendica la primogenitura d'ogni iniziativa. Non solo: sui treni del metrò che con lui non solo non arrivavano in orario ma non camminavano nemmeno (col nuovo sindaco Gaetano Manfredi la situazione trasporti resta un disastro totale) addirittura l'ex sindaco paventa l'ombra del complotto:

Su queste opere abbiamo buttato il sangue, trovato i soldi, fatto delibere, indetto ed aggiudicato gare e appalti, aperto e finito cantieri. Si sta realizzando compiutamente ciò che abbiamo reso realizzabile, nonostante non di rado ritardi poco chiari, ostruzionismi evidenti.

Fino addirittura al mai chiarito del tutto incidente del primo treno nuovo della metropolitana il giorno prima, guarda caso, della sua entrata in servizio per gli utenti

E siccome siamo in tema, la metafora bellica del politico vomerese con tanto di spari, soldati e boomerang è servita:

Vorremmo allora cominciare a sapere qual è la visione di città della giunta Manfredi e quali saranno gli atti propri della sua amministrazione. E sarebbe consigliabile evitare anche di sparare sugli atti amministrativi di chi li ha preceduti perché hanno anche mantenuto in Comune quasi tutti i soldati che hanno combattuto insieme a noi. Altrimenti è come se in qualche modo si sparassero addosso, ed il boomerang politico fa male.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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