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De Luca incontenibile, parla di tutto: da Putin e Zelensky allo schiaffo di Will Smith: “Era pedagogico…”

Dalle questioni geopolitiche fra Russia e Ucraina allo schiaffo di Will Smith a Chris Rock durante gli Oscar: De Luca con la chiusura dell’emergenza Covid cambia repertorio.
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Con la conclusione della fase di emergenza Covid, Vincenzo De Luca, come i consumati attori, ha capito che è ora di aggiornare il repertorio. Dunque dopo essersi fatto i complimenti da solo per la gestione della pandemia col solito «abbiamo fatto un miracolo», è rimasto incontenibile, ma su argomenti vari e svariati.

Un potpourri, o meglio uno spettacolare zuppone di opinioni in differita video streaming dalla sede del Genio Civile di Salerno. La prima opinione non richiesta, sulla guerra dove veste i panni di politologo-stratega e pure un po' complottista: «Vorrei capire dove trova il tempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per collegarsi ogni giorno con qualche Parlamento. Lo capiremo tra qualche mese».

Parla delle armi dell'Ucraina «sono anni che le ricevono» e di quelle della Russia «l'armata Russa che non riesce a fare un passo». Poi, dato che c'è si esprime su Draghi e Macron: «Hanno fatto a telefonare a Putin». E parla della disinformazione ai danni della Russia: «È stato detto che Roman Abramovič (l'oligarca russo operante nel Regno Unito ndr.) era stato avvelenato, poi ce lo siamo ritrovati ai tavoli di trattativa. Abbiamo avuto un mese di campagna di informazione tra virgolette a senso unico. Grande mistificazione, bene contro male, democrazia contro dittature».

Infine, la battuta sul gas proveniente dalla Russia: «Putin vuole che paghiamo il gas in rubli? Possiamo pagare con le figurine Panini, acquistano valore nel tempo. Basta a forme di ricatti e di pressioni, non sono tollerabili – dice – non esasperiamo situazioni e paghiamo in euro».

Terminata questa fase, arriva il De Luca che non ti aspetti: quello che ha visto la Notte degli Oscar 2022 e lo schiaffo non di Anagni ma di Los Angeles, quello di Will Smith a Chris Rock. L'attore americano da oggi sa che potrà chiedere eventualmente asilo a Salerno, visto che ‘o governatore si schiera con lui: «Tutti hanno condannato l'atto di violenza… magari voleva essere invece un atto pedagogico. Un atto violento, certo, ma non ho sentito nessuno esprimere disprezzo per un signore (Rock ndr.) che si è permesso di offendere la dignità di una donna coi capelli a zero per un problema sanitario. C' è stato – s'infervora – un opportunismo del mondo intero».

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