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Crisi Ctp Napoli, senza stipendio gli autisti dei bus della provincia: scatta la protesta

Stipendi di gennaio non pagati agli autisti della Ctp, l’azienda provinciale dei pullman della provincia di Napoli, scatta la protesta dei sindacati. “Al 10 febbraio – denunciano Fit Cisl e Ugl Fna – le spettanze dei lavoratori della Ctp non sono state ancora saldate”. L’amministrazione, sostengono i rappresentanti dei lavoratori, invece, aveva assicurato il pagamento entro il 10 febbraio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stipendi di gennaio non pagati agli autisti della Ctp, l’azienda provinciale dei pullman della provincia di Napoli, scatta la protesta dei sindacati. “Al 10 febbraio – denunciano Fit Cisl e Ugl Fna – le spettanze dei lavoratori della Ctp non sono state ancora saldate”. L’amministrazione, sostengono i rappresentanti dei lavoratori, invece, aveva assicurato il pagamento entro il 10 febbraio. Una situazione delicata quella dell’azienda dei trasporti di proprietà della Città Metropolitana di Napoli, per la quale il Tribunale fallimentare di Napoli Nord, come anticipato da Fanpage.it, ha ammesso la domanda di concordato preventivo in bianco il 4 febbraio scorso. I giudici hanno concesso 60 giorni per presentare la domanda completa con il piano di salvataggio, entro il 23 aprile 2021, quindi. Anche se non è esclusa una ulteriore proroga. Attualmente, la Ctp sconta una esposizione debitoria di circa 62 milioni di euro. Ma vanta anche crediti per circa 40 milioni nei confronti della Città Metropolitana, proprietaria della società partecipata, oggetto di contenzioso, per i quali però ci potrebbe essere la possibilità di una transazione.

Stipendi non pagati, l’ira dei sindacati

“La Ctp – scrive in una nota Eduardo Leongito (Ugl Fna) – continua il disattendere dei comunicati aziendali. Infatti il giorno 27 gennaio esce un primo comunicato che sposta il pagamento delle retribuzioni al giorno 8 febbraio, grazie ad una richiesta dei sindacati con metodo d'intervento sostitutivo, da parte della Proprietà, mentre il giorno 8 febbraio ne esce un altro di comunicato sempre a firma di Cracco, che sposta al giorno 10 febbraio. A tutt'oggi i lavoratori della CTP non hanno ancora ricevuto lo stipendio dovuto, oltre i buoni pasto arretrati. Assistiamo invece ad uno ‘scarico di responsabilità’ tra CTP e la Proprietà, Città Metropolitana. Questo è quanto ha prodotto la condotta di De Magistris, mettendo le proprie aziende di Trasporto in ginocchio”. Il sindacalista chiede nell’immediato: “Un’accelerazione sul riconoscimento delle indicizzazioni, unica ancora di salvataggio aziendale”.

Sulle barricate anche la Fit Cisl, che con Alfonso Langella e il coordinatore regionale Ciro Montella commenta: “Ad oggi ancora niente stipendio di gennaio per i lavoratori della Ctp. Dopo l'annullamento dell'incontro tra sindacati e proprietà previsto per il 10 febbraio negli uffici di Piazza Matteotti, aumenta la nostra preoccupazione per dipendenti e indotto. Avevamo richiesto anche per questo mese l'intervento sostitutivo per garantire il pagamento della retribuzione arretrata ai lavoratori della Ctp, che avanzano anche 7 mesi di ticket arretrati”. Mentre, sostengono i due sindacalisti Cisl, “non ci sono soldi per pagare il  carburante, i manutentori, le ditte di pulizie e sanificazione. Infine Ctp ancora non ha avuto nelle disponibilità economiche i 30mila euro da versare al Tribunale per avviare il concordato. Occorre un immediato tavolo di discussione perché affrontare un concordato in questo modo non è altro che l'anticamera del fallimento”.

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