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Covid 19

Covid, lo sfogo del medico di Avellino: “Non sappiamo come curarvi. Meglio non ammalarsi”

Post choc del primario del Moscati Silvestro Volpe, direttore UOC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale: “Non sappiamo come curarvi. Non ammalarsi è la cosa migliore”. Oggi il medico ha chiarito il messaggio: “Era un messaggio molto forte nei confronti delle attuali terapie contro il Covid19, ma non per questo si deve pensare che, in caso di positività e sintomi di rilievo, non si debba ricorrere ad un ricovero ospedaliero”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Dovete sapere una cosa: non sappiamo come curarvi". Comincia così lo sfogo del medico Silvestro Volpe, direttore UOC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale presso l'ospedale "San Giuseppe Moscati" di Avellino, dove si trova anche il Covid Hospital che serve la provincia irpina. Il dirigente medico, evidentemente provato dai lunghi mesi di battaglia in corsia contro la pandemia, lancia un messaggio forte a tutti i cittadini per cercare di evitare ad ogni modo il contagio, rispettando le normative anti-Covid. Solo due giorni fa, la terribile perdita di un collega primario di Infettivologia con il Covid19 presso lo stesso ospedale. "Chi ce la fa – ha scritto Volpe in un post sul suo profilo Facebook, poi rimosso – ce l'avrebbe fatta anche senza il nostro aiuto. C'è chi ce la fa e chi no (non sappiamo perché). Ma non dipende da noi e non fate affidamento su di noi". Infine l'appello a chi non è stato contagiato: "Non ammalarsi è la cosa migliore. Consiglio: non sfidate, state lontano da questo bastardo – conclude il medico – è questo il modo migliore per stare tranquilli".

Il chiarimento del primario: "Non era un invito a non ricoverarsi"

Poi il dirigente medico oggi ha fatto marcia indietro e con un altro post, oggi, ha chiarito meglio il suo messaggio: "La sera scorsa ho pubblicato un post che, da parte di alcuni, ha avuto una erronea interpretazione del suo contenuto. Era un messaggio molto forte nei confronti delle attuali terapie contro il Covid19, ma non per questo si deve pensare che, in caso di positività e sintomi di rilievo, non si debba ricorrere ad un ricovero ospedaliero. Sarebbe davvero da pazzi fare qualcosa del genere. Il mio era soltanto un consiglio espresso forte e chiaro: quello di evitare di contagiarsi".

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