Coprifuoco e nuovo DPCM, ancora proteste dei commercianti a Marcianise, Cava e Napoli
Nuova serata di proteste in Campania contro il coprifuoco deciso dal presidente Vincenzo De Luca e contro il nuovo DPCM del governo, che ha varato misure ancora più restrittive per cercare di arginare la seconda ondata di pandemia di coronavirus che ha travolto l'Italia, arrivata ormai a ventimila casi giornalieri, di cui quasi tremila nella sola Campania nella giornata di oggi. Proteste che, comunque, quest'oggi in Campania sono state piuttosto tranquille: da Marcianise, dove è già in vigore un lockdown locale, passando per Napoli e arrivando quindi a Cava de' Tirreni, si è trattato quasi esclusivamente di commercianti che chiedono a gran voce un aiuto contro la crisi economica generata dal coronavirus e che le nuove misure rischiano di aumentare ulteriormente.
A Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, i manifestanti in strada hanno bloccato alcune strade, paralizzando il traffico cittadino. A Marcianise, comune del Casertano già diventato zona rossa per il covid, secondo giorno di proteste: già ieri i cittadini avevano sfilato in strada raggiungendo il municipio per poi arrivare sotto l'abitazione del sindaco Antonello Velardi, in auto-isolamento dopo la scoperta della positività al coronavirus di due consiglieri comunali. Sempre nel tardo pomeriggio di oggi, manifestazione anche a Napoli, conclusasi sotto Palazzo Santa Lucia sede della regione Campania, dove le forze dell'ordine si erano già prudentemente schierate in assetto antisommossa dopo i fatti dei giorni scorsi ed in particolare quelli di venerdì, quando erano scoppiati violenti tumulti, che si ipotizza essere stati creati "ad hoc", dopo i quali anche in altre città d'Italia sono iniziati scontri, spesso politicizzati da frange politiche violente.