Concorso Oss in Campania, Eliseo (Nursind): “Hanno fatto bene a bloccarlo. Ma ora risposte ai precari”

"Il concorso unico regionale per assumere 1274 Operatori Socio-Sanitari (Oss) è stato bloccato. Abbiamo ascoltato le dichiarazioni del governatore De Luca e la denuncia dei rischi di compravendita dei posti e se questi erano i presupposti è stato giusto fermare tutto. I tempi per farlo ripartire? Non credo che saranno brevi. Difficile che le prove si possano svolgere durante il periodo di campagna per le elezioni regionali. Credo che ci vorranno almeno 6-7 mesi. Se ne riparlerà nel 2026″.
A parlare a Fanpage.it è Antonio Eliseo, segretario regionale della Campania del Nursind, sindacato di medici, infermieri e Oss. Eliseo interviene sulla sospensione a tempo indefinito del concorsone unico regionale per gli Oss. Il primo della sua storia, nato per dare risposta ad una endemica situazione di precariato. Ma le prove scritte previste per il 23 settembre scorso sono state sospese ad appena 5 giorni di distanza, lasciando nell'incertezza gli oltre 25mila candidati. Sulle selezioni sono in corso indagini della Procura della Repubblica. E lo stesso governatore Vincenzo De Luca ha parlato di "porcherie" e "rischio di compravendita dei posti". "Era la prima volta che si faceva un concorso del genere in Campania – spiega Eliseo – Quando è stato bandito ci siamo molto meravigliati".
Come mai?
In passato ogni azienda sanitaria bandiva le selezioni per OSS con i propri piani triennali di fabbisogno. La Regione Campania, ad un certo punto, ha voluto investire in una attività concorsuale unica per un numero cospicuo di posti letto, andando a suddividere il lavoro tra le Asl di Salerno e Napoli 1. Poi le prove sono state sospese a pochi giorni dall'avvio. Ma se i motivi sono quelli detti da De Luca, hanno fatto bene.
Perché si è deciso di fare un concorso unico?
C'erano moltissimi precari. Persone che non avevano un contratto a tempo indeterminato. Quando è uscita la legge 75 Madia, non tutti avevano i requisiti per la stabilizzazione. Ancora oggi, abbiamo personale che pur essendo a tutti gli effetti impiegato come dipendente a tempo pieno continua a vivere precariato. È giusto pensare di dare delle risposte in termini occupazionali in maniera definitiva a queste persone.
Cosa fanno in concreto gli Oss?
Si occupano delle attività alberghiere necessarie ai pazienti. In termini semplici, l'Oss rifà il letto, si prende cura del paziente dal punto di vista del lavaggio, lo assiste per vari bisogno, come l'applicazione del pappagallo o della pala. Quando mancano queste figure, queste mansioni sono svolte dagli infermieri, che però non sono deputati a questo. La conseguenza è che senza Oss, si deve sottrarre personale specializzato, come l'infermiere, per impiegarlo in processi assistenziali che non sono di competenza infermieristica. L'Oss è essenziale nei processi di cura, perché le attività di tipo alberghiero sono indispensabili. Ma c'è anche un altro problema.
Quale?
Gli Oss sono meno di quelli che servirebbero, purtroppo. In alcuni ospedali, lo stesso Oss viene impiegato in 2-3 reparti diversi di notte. Questo crea enormi problemi anche di tipo igienico-Sanitario. Pensate, ad esempio, ad un Oss che venga impiegato sia in terapia intensiva che in sala operatoria. La norma vuole che quando esce da un'unità operativa, l'Oss si deve spogliare, lavare, cambiare e indossare la divisa per l'altra unità operativa. Ogni volta che si sposta da un'unità operativa all'altra, deve ripetere la procedura. È chiaro che se lo stesso Oss è impiegato in 3 Uo diverse, o i tempi si allungano enormemente o si alza il rischio di infezione ospedaliera.
Come si diventa Oss?
È una figura che nasce col Decreto Lorenzin. Ci sono delle scuole di formazione regionali. Ci si iscrive, si frequentano i corsi, si svolgono delle ore di studio e di pratica e tirocinio. Alla fine si fa un esame che riconosce la qualifica. Il problema è che negli anni è rimasta una figura ibrida: pur occupandosi di assistenza, non fa capo al comparto sanitario, ma è delegata all’area tecnica. Tutto questo perché non si sono mai fatti i decreti attuativi per dare un senso più ampio a questo tipo di figura.
Che tipi di contratti ci sono in Campania per Oss?
Molti Oss sono impiegati nelle Cooperative, come Gesco. Le coop partecipano alle gare di appalto indette dalle aziende sanitarie, come Asl o ospedali. Per le stazioni appaltanti questo personale è considerato come "ore di lavoro" non come un lavoratore. Il suo impiego termina, quindi, con la fine dell'appalto. Questo significa che queste persone, pur avendo un contratto, sono sempre precarie.
Cosa cambia con il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di lavoro?
Su questo settore è già incorso un processo di cambiamento. Il nuovo CCNL sanitario 2022-2024, che sarà firmato a breve (la data della firma è prevista per il 15 ottobre), introduce la figura dell’assistente infermiere. Si tratta di un Oss più specializzato. Occorrerà una maggiore formazione per ottenere questo tipo di profilo.