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Com’è morta Grazia Prisco? Il mistero della donna trovata cadavere sull’Apecar

Dall’autopsia elementi fondamentali per stabilire la possibile verità sulla morte di Grazia Prisco: il cadavere ritrovato ieri in montagna.
A cura di Redazione Napoli
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Sono partiti in due e non sono tornati più. Lei, Grazie Prisco, 80 anni, è stata trovata morta dopo sei giorni di ricerche, sul motocarro a tre ruote Apecar in una zona di montagna dell'Avellinese, nell'area di Baiano. Il compagno, anch'egli anziano, con il quale la donna era partita sul piccolo mezzo – non si sa per dove, non si sa perché – era stato ritrovato il giorno prima in stato confusionale: ai soccorritori ha detto di non ricordare nulla.

Dunque servirà l'autopsia a chiarire le ombre su questa storia.  Grazia Prisco, di Sarno, in provincia di Salerno, era sparita e subito era stato dato l'allarme. Giorni di angoscia e ricerche, alla fine il cadavere è stato ritrovato ieri pomeriggio, 17 marzo, da un cane molecolare della Stazione di soccorso alpino della Guardia di Finanza di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino) che da giorni, insieme a carabinieri, vigili del fuoco e polizia municipale erano alla sua ricerca.  Il corpo è stato trovato a grazie alla segnalazione di un agricoltore del posto.

L'uomo, invece, si trova ricoverato in ospedale per le conseguenze dovute ad un trauma cranico. Le immagini delle telecamere di video sorveglianza pubbliche e private installate sulla strada statale hanno registrato il passaggio dell'Apecar a Monteforte Irpino in direzione di Baiano.

L'ipotesi più ovvia è che i due vecchietti si erano persi finendo, complice il buio, nella fitta boscaglia sulla montagna di Baiano, in località Arco di Rienzo. Oppure c'è stato un incidente o il mezzo si è rotto e l'uomo si sarebbe allontanato per chiedere aiuto lasciando Grazia sola sul motocarro.  Le indagini sono coordinate dalla Procura di Avellino.

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