Colpi sparati tra la folla a piazza Trieste e Trento, clienti in fuga dai bar
Colpi sparati tra la folla a piazza Trieste e Trento stanotte, poco prima delle 2,00. La piazza del centro storico a quell'ora era piena di turisti, molti seduti ai tavolini di bar e caffè. La ‘stesa' improvvisa ha scatenato il panico tra i clienti, tra i quali anche mamme con bambini piccoli e anziani, che si sono dati alla fuga. La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza dei locali presenti in zona. Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto. A denunciarlo il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde), che ha pubblicato le immagini choccanti sul suo profilo social e segnalato la vicenda alle forze dell'ordine.
Borrelli: "Bisogna fermare la violenza"
“A piazza Trieste e Trento – scrive Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde) – nella notte fra sabato e domenica, una persona in sella ad uno scooter, transitando, ha esploso diversi colpi di pistola. Attimi di terrore, all’esterno di un bar, con tutti i clienti, fra cui donne e bambini, a darsi alla fuga non appena uditi gli spari. Un fuggi fuggi generale, come dimostra un video choc che ci hanno inviato, dettato dal panico di essere colpiti e feriti, o peggio, uccisi. Una cosa inaudita, una stesa in pieno centro città, a due passi dal palazzo reale e da piazza Plebiscito, mentre tanti bambini erano lì presenti".
"Le immagini giunteci dell’esatto momento sono inquietanti- conclude Borrelli – ci sbattono in faccia la realtà, ci mostrano che viviamo ormai un clima da guerriglia urbana, con la criminalità che vive e opera a briglie sciolte. Niente li ferma, per questo l’escalation di criminalità non sembra avere freni. Erano state promesse telecamere di sorveglianza e presidi fissi delle forze dell’ordine, ma di queste cose non c’è nemmeno l’ombra oggi. Purtroppo si ripete sempre la solita storia, ma è arrivato il momento adesso, per lo istituzioni, di far sentire la propria presenza con forza, di intervenire concretamente, o resteremo in balia della delinquenza, e non saremo nemmeno più liberi di trascorrere qualche ora al bar".