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Trasporto pubblico a Napoli

Circumvesuviana, un disastro: il rapporto Pendolaria stronca la linea Eav

Treni vecchi, ritardi e soppressioni delle corse: il rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente racconta il disastro della Circumvesuviana per i suoi passeggeri.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Treni vecchi di oltre 25 anni, ritardi e disagi per i passeggeri: è l'istantanea scattata dal rapporto Pendolaria 2022 diffuso da Legambiente, che come sempre analizza lo stato e le condizioni della linea ferroviaria italiana e regionale. Pessimi i dati riguardanti il trasporto pubblico in Campania, dove la situazione più complessa si registra a bordo della Circumvesuviana, la linea gestita dall'Ente Autonomo Volturno, già da tempo sul triste podio delle linee peggiori d'Italia. Un disastro che affonda le sue radici negli anni passati ma che ancora oggi sono ben evidenti.

L'età media dei treni della Circumvesuviana è tra le più alte d'Italia: 25,4 anni di media per i convogli targati Eav. E sempre più spesso guasti e altri "imprevisti" costringono le linee all'interruzione. Emblematico il caso, citato da Pendolaria, dello scorso 17 novembre quando i passeggeri dovettero letteralmente "farsela a piedi" sui binari, dopo che la circolazione si era interrotta all'altezza di Terzigno, sulla Napoli-Sarno. Pochi giorni prima un altro caso simile: uno dei nuovi treni era rimasto bloccato per quaranta minuti nella galleria che si trova tra le fermate di Meta e Seiano, con un blackout durato diversi minuti. Ma i disagi dello scorso anno sono stati numerosi: dai paletti elettrici crollati a Porta Nolana che aveva portato alla soppressione di diversi treni, all'ennesima"passeggiata" dei passeggeri sui binari all'altezza di Brusciano, sempre per un guasto ai convogli. Ai problemi "cronici" non sono mancati i disagi dovuti alla pandemia da Covid, come spiegato da Pendolaria. "Sono state decine le soppressioni giornaliere dovute alla mancanza di personale causa Covid-19", si legge nel rapporto, "ma su queste linee la situazione era già drammatica per treni vecchi, stazioni in condizioni di degrado e il taglio dei treni avvenuto in questi anni e pari al 10,9% rispetto al 2010″. Un'instantanea purtroppo reale di quello che una volta era il "gioiellino" del trasporto pubblico campano.

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